Il Cardinale Matteo Zuppi - Francesco Pierantoni via Flickr

Il Cardinale Zuppi: da Sant’Egidio alla presidenza della CEI

Il 24 maggio, Sua Santità il Papa ha nominato come successore del cardinale Bassetti, arcivescovo di Perugia, il cardinale Matteo Zuppi, arcivescovo di Bologna, per la presidenza della Conferenza Episcopale Italiana.

Monsignor Matteo è originario della città di Roma, di cui è stato anche vescovo ausiliare del settore centro. Appartiene alla comunità di Sant’Egidio, nata nel quartiere in cui lui ha sempre vissuto: Trastevere. Girando spesso per le vie della capitale, è divenuto un volto noto fin dalla giovinezza. Fra le cose più importanti fatte con la Comunità vi è sicuramente la risoluzione di pace in merito alla questione mozambicana riguardante la guerra civile, iniziata nel 1975, tra il fronte di liberazione e il partito di resistenza nazionale mozambicana. Per questa partecipazione venne nominato cittadino onorario insieme ad Andrea Riccardi.

È stato poi parroco di Santa Maria in Trastevere, ove opera la comunità di Sant’Egidio, e successivamente a Torre Angela, nella periferia romana. Dal 2012 al 2015, come vescovo ausiliare del settore centro di Roma, portò grandi benefici alla città, in particolare grazie alla sua apertura verso tutto il popolo di Dio: frequentava infatti tutte le tipologie di chiese, da quelle più tradizionaliste a quelle più moderne. Lo si poteva spesso incontrare anche al bar o al ristorante, e non mancava mai di belle parole per tutti, con un’ironia tipicamente capitolina ed una grande sapienza riguardo alle cose importanti.

Nelle sere di maggio lo si poteva incontrare alle serenate alla Madonna, di fronte alla Chiesa dei Santi Celso e Giuliano, vicino Castel Sant’Angelo. Conosceva i nomi e le storie di molti, ed in particolare era spesso vicino alle famiglie con i figli malati.

Nel 2015, quando il Papa lo nominò arcivescovo di Bologna, fu un grande dispiacere per tutta la città di Roma, ma allo stesso tempo una grande gioia, in quanto diventava a tutti gli effetti pastore di una diocesi. Tra le cose più importanti che ha fatto da quando ha ricevuto tale incarico, vi è sicuramente il Congresso Eucaristico diocesano, svoltosi tra il 2016 e il 2017 e concluso dal Papa in visita pastorale il 1° ottobre 2017. 

Ed ora, è presidente della Conferenza Episcopale Italiana, presidente dei vescovi italiani. La Cei è stata fondata nel 1952 sotto la grande spinta del Cardinale di Genova dell’epoca, Giuseppe Siri, con lo scopo di occuparsi del rapporto tra lo Stato italiano, la Chiesa cattolica italiana e lo stato di San Marino.

La più grande differenza rispetto alle altre Conferenze nazionali, è che il presidente viene eletto dal Papa. Tra gli impegni più importanti vi è sicuramente la gestione dell’8×1000, di quei soldi che vengono poi  impiegati in vari ambiti, quali il sostentamento del clero, la carità e il restauro o la costruzione di chiese.

Alla nomina ha sottolineato: “Comunione e missione sono le parole che sento nel cuore. Cercherò di fare del mio meglio, restiamo uniti nella sinodalità”.

Un chiaro intento di proseguire lungo la via del sinodo indetto dal Papa e del lavoro già avviato dal suo predecessore. Ed un chiaro richiamo alle sue origini nella comunità di Sant’Egidio che risuona nelle parole “comunione” e “missione”.

LASCIA UN COMMENTO

Your email address will not be published.

Reinhard Heydrich

Operazione Anthropoid: miopia, coraggio e resistenza

Mamma li turchi, e di che si è parlato a Davos? E le altre notizie indispensabili per questa settimana