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Rivalutare, non reinventare, Richard Nixon

Richard Nixon è stato uno dei presidenti più controversi della storia americana. Scomparso il 22 aprile 1994, è ricordato per essere stato l’unico presidente costretto a dare le dimissioni per evitare l’incriminazione per il caso Watergate. Vendicativo e paranoico, per anni è stato raccontato come il “cattivo dei cattivi”, da stampa e film. Tuttavia, ebbe pure importanti intuizioni in materia di politica estera. Mise fine momentanea all’impegno di forze americane

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L’Italia è fatta. Bisogna fare gli italiani

Sotto la corona di sua maestà sabauda, il 17 marzo 1861, avvenne la nascita del Regno d’Italia grazie alla mobilitazione militare delle truppe piemontesi e delle forze risorgimentali del patriota Giuseppe Garibaldi. L’intervento bellico non fu l’unico elemento di supporto ai moti nazionali, vi era sostegno alla causa risorgimentale anche da parte degli intellettuali, i quali tuttavia peccavano di una lacuna ancora oggi persistente: un fondamento comune. L’élite risorgimentale era

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Il primo 17 maggio del Governo Meloni è la sagra dell’ipocrisia

Come tutti, tutte e tutt* sanno ormai da tempo, il 17 maggio ricorre la Giornata internazionale contro l’omofobia, la transfobia e la bifobia. La data non è stata scelta a caso, poiché proprio Il 17 maggio del 1990 c’è stata la cancellazione dell’omosessualità dall’elenco delle malattie mentali e la definizione da parte dell’OMS come “una variante naturale del comportamento umano“.  Negli anni la ricorrenza si è diffusa con un certo

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Casa e lezioni di Alessandro Manzoni, centocinquant’anni dopo

Il 22 maggio 2023 ricorrono i centocinquant’anni dalla scomparsa di Alessandro Manzoni. Visito la sua casa in Piazza Belgioioso a Milano per ricordare la grandezza dello scrittore, che qui visse e lavorò per decenni. Il 2 ottobre 1813 acquistò la casa in Contrada del Morone 1171, da Alberico De Felber per 107 mila Lire. Nel febbraio del 1814 avvisò, in francese, l’amico Claude Fauriel dell’acquisto. Elencò le belle piante che

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polarizzazione o riconciliazione: la Turchia al bivio ad un giorno dal voto

Un solo giorno ci separa dalle “elezioni più importanti del 2023”, così come le ha definite il “The Economist” dedicando loro una recente copertina: domani i cittadini turchi voteranno per rinnovare il parlamento ed eleggere il nuovo presidente della repubblica. Abbiamo già raccontato di come, nelle scorse settimane, i toni nei comizi del partito di Erdoğan (AKP o AK Parti) si fossero surriscaldati. Se da un lato l’opposizione guidata dal

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L’apocalisse che verrà: tra debito montiano e incapacità politica

I 120 anni della Federazione dei Giovani Socialisti a Firenze sono stati un’opportunità storica per fare i conti col passato e, soprattutto, col futuro del socialismo in Italia. Tra i tanti intervenuti, soprattutto allo speed date, c’è stato chi ha fatto anche osservazioni sull’economia e sul metodo politico. Ed è proprio la questione economica quella che, per me, è più pressante. Ero poco più che ventenne quando al posto di

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Ricordare i crimini del Comunismo cambogiano

Il 20 maggio è il giorno nazionale del ricordo in Cambogia: si ricordano i crimini del Comunismo primitivo che governò il Paese tra il 1975 e il 1979. La dittatura dei Khmer Rossi perpetrò un auto-genocidio che fece sparire da un quarto a un quinto della popolazione. I comunisti entrarono a Phnom Penh nell’aprile 1975 e subito diedero vita a una trasformazione radicale del Paese all’insegna di un Comunismo primitivo,

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Elezioni in Turchia: una svolta per i diritti civili?

La campagna elettorale in Turchia è ormai entrata nel vivo, a meno di due settimane dal voto del 14 Maggio. Quest’ultima fase non è iniziata nel migliore dei modi per il presidente in carica, Recep Tayyip Erdogan, colpito da un malore durante un’intervista in diretta TV nella sera del 25 aprile che lo ha costretto ad annullare gli impegni elettorali per ben quattro giorni. Ad alzare i toni ci ha