Enrico Zappatore

È nato nella provincia veneta nel 1996, si è laureato in Lettere a Venezia e sta per laurearsi in Italianistica a Trento. Si occupa più che altro di Novecento e di storia delle idee, ha una relazione instabile con il cinema di Antonioni e gli piacciono le cose pop nipponiche e i film con Alberto Sordi. Ha imparato, spera, da Berto, Trilling e soprattutto Sciascia il valore delle idee liberali, e da Saunders quello della gentilezza. Colleziona libri belli e film corri-corri-spara-spara.

Colloqui con il sig. L

Prima di cominciare, qualche premessa. (1) Questo ciclo di conversazioni risale ai tempi del lockdown. Lo dico prima perché può anche darsi che alcune delle cose che cito uno nel frattempo se le sia dimenticate, anche se a me pare che dimenticarsele del tutto sarebbe un peccato. (2) Sono una di quelle persone a cui il lockdown è piaciuto. Un po’ perché per me, come per Larkin, la vita è
5 Maggio 2023

Moduli e modelli della Satira nel Settecento

1. Nel Consiglio d’Egitto Sciascia scrive questa cosa a proposito dell’avvocato Di Blasi: «Poiché sentiva di non potere e di non dovere scrivere le cose vere e profonde che gli si agitavano dentro, Di Blasi prese a scrivere dei versi. L’idea che si aveva allora della poesia gli consentiva il pensiero che in essa si potesse anche mentire».[1] Siamo alla fine del Settecento, a qualche anno dalla nascita di Leopardi
11 Luglio 2022

Quattro domande a Giorgio Comai

Un paio di settimane fa Giorgio Comai, che è un esperto di questioni post-sovietiche, ha scritto questo pezzo molto bello sulla guerra e su quello che accadrà dopo, quando bisognerà riallacciare dei rapporti con la Russia. Gli ho fatto quattro domande. Enrico Zappatore: Più o meno due mesi fa Paul Berman per «Linkiesta» ha scritto questa cosa: «[…] Putin non è stato più abile di Chruščëv e di Brežnev nel
30 Maggio 2022

Su “Aboliamo le prigioni?” di Angela Davis

Facciamo che vi hanno chiusi a chiave in uno sgabuzzino buio e davvero piccolo – diciamo, circa tre metri quadri. Facciamo che là dentro, avete un bagno, una finestra sbarrata e un letto, dovete passarci una decina d’anni, o magari il resto della vita. Facciamo anche che tutto vi ricorda la reclusione, continuamente: lo sferragliare delle chiavi che ogni giorno chiudono e aprono lo sgabuzzino, gli scatti delle serrature, le
21 Aprile 2022

Zalone non c’entra

Ecco, ci risiamo. Zalone va in scena, scrive una canzone, produce un film, e subito una girandola di elzeviristi e commentatori seriosi accende una querelle nazionale: da una parte c’è chi pontifica sul cattivo gusto della comicità nostrana, scrivendo grosso modo che Zalone mica fa la parodia dell’italiano medio, Zalone è l’italiano medio, e che in fondo uno così ce lo meritiamo (che era una frase imbecille ieri, quando la
7 Febbraio 2022

Su “A thousand small sanities. The moral adventure of liberalism” di Adam Gopnik

Dopo cinque anni di liceo classico uno si fa l’idea che esista una qualche qualità che si può chiamare saggezza, e che la Storia sia un movimento – pieno di sbandate, abbagli, incartamenti, tortuoso e inconsapevole quanto si vuole, ma fondamentalmente razionale – verso l’alto, verso la costruzione di un mondo più equo e gentile. Poi si cresce, si leggono certi libri, certe poesie, si ascoltano certe canzoni, si accumulano
1 Febbraio 2022

Su COMPLOTTI! Da Qanon alla pandemia, cronache dal mondo capovolto di Leonardo Bianchi

«Ti dico che è vero. Ovvio che non ne parlano, ma se cerchi bene, voglio dire se cerchi davvero bene, sai su certi siti, sui canali giusti, qualcosa trovi». Sono nel tendone da circa venti minuti e davanti a me ci sono altre dieci o quindici persone in fila per fare il tampone (spero per Irons e Scott che House of Gucci valga una giornata di starnuti e pizzicore nasale),
25 Gennaio 2022

Digitize!

La prima cosa che stupisce scorrendo il sito delizioso della Biblioteca Gino Bianco è che non c’è traccia di norvegesi, e stupisce perché il sito è fatto talmente bene che uno, esplorandolo, si convince che debba essere nato per forza da qualche collaborazione, che so, con la Biblioteca di Oslo, o magari da qualche stage – e la convinzione cresce quando leggendo il sito della Fondazione Alfred Lewin, da cui
19 Novembre 2021