E3 Expo (Electronic Entertainment Exposition) at the Los Angeles Convention Center in Los Angeles, California on June 17, 2015_ by CC SEARCH

VIDEOGIOCHI E TRAILER – LUNGA VITA ALL’HYPE

25 Novembre 2021

Trailer mozzafiato per videogiochi indimenticabili

Il videogioco, semplicissimo soggetto di un’industria da miliardi di dollari, ha subito un’evoluzione direttamente proporzionale alla crescita della tecnologia. Il prodotto in questione, di conseguenza, ha avuto costantemente una maggiore influenza nel mondo moderno tanto da ricevere sempre più fondi e investitori. Negli anni quindi le pubblicità e i trailer riguardanti i videogiochi sono diventati dei veri e propri gioielli della computer grafica, atti a far scoppiare il cuore degli appassionati con piccoli cortometraggi da pochi minuti.
(e a far vendere uno sproposito di copie).

Nel 2007 tutto è lecito, e tutto cambia

La data (e la frase che segue) in questione non è affatto casuale. Il 2007, infatti, fu l’anno di lancio di Playstation 3 in Europa e America. A dare manforte alla nuova console nipponica c’era Assassin’s Creed, gioco Ubisoft nato da una costola di Prince of Persia, che si getta nel mercato con un Tv Spot da fomento puro: un assassino silenzioso dotato di cappuccio e lama retrattile sull’avambraccio, si fa largo nelle strade di Gerusalemme del 1100 uccidendo templari e facendo cose mitiche da ninja, accompagnato dalle fredde note melodiche di Teardrop dei Massive Attack. Iniziava la leggenda degli assassini, e il mondo video ludico cominciava ad abbracciare l’impatto emotivo del cinema. Magnifico.

L’inizio della leggenda

Il 2007 si è poi distinto per un secondo trailer di potenza travolgente. Siamo sul territorio americano e per la console Xbox 360 (forse la migliore della settima generazione) Microsoft lancia lo spot di Gears of War. Questo, a mio modesto parere, è davvero il trailer che fa da spartiacque tra il prima e il dopo. Con la cover di Mad World di Gary Jules (divenuta celeberrima nel film cult Donnie Darko) il mondo assiste alla prima potentissima pubblicità dell’epica saga di Marcus Fenix. Dramma, mondo post apocalittico e mostri giganteschi danzano in sinergia perfetta confezionando uno dei trailer più famosi della storia.

trailer di lancio

Sempre nel 2007 (c’ero, e godevo) e sempre per Xbox 360 (l’ho detto che forse è stata la migliore console), i Bungie Studios portano all’apice dell’hype gli appassionati della fortunata saga fps Halo, con il trailer del terzo capitolo. Gigante, il trailer si presenta con un complesso quadro bellico composto da action figure di soldati e alieni, i Flood antagonisti, intenti a darsi battaglia per il destino della galassia! 170 milioni di dollari il primo giorno. Un trailer molto artistico, di un impatto emotivo raro.

Spot per Halo3

I videogiochi nei primi anni ‘10

L’inizio della decade in questione apre le danze con l’epilogo di un’altra trilogia, già allora all’avanguardia sotto molteplici punti di vista. Si parla di Mass Effect, gargantuesca saga di Electronic Arts che vide nel suo terzo capitolo la chiusura. Rpg di livello altissimo per l’epoca, spinse l’accelerazione del motore grafico al livello “sloga mascella”. Dopo questo trailer, tutti i videogiocatori amanti delle avventure galattiche della Normandy avrebbero passato le loro giornate in fila nei vari store per acquistare l’agognato terzo capitolo, che incitava le folle con una semplice ed efficace frase: RIPRENDITI LA TERRA.
Peccato per il finale.

Take the Earth back!

Con un mercato in ascesa continua, aumentano i consumatori, con loro, le richieste sempre più esigenti. Ci pensa Batman a sedare i bollenti spiriti, con il trailer del secondo capitolo della trilogia di Rocksteady.
Arkham City prende tutto quello che Asylum, il primo capitolo, aveva dato e lo lancia al massimo, donandoti la possibilità di esplorare una Gotham City in Unreal Engine 3.
E niente, trailer in cinematic da premio oscar.

Il cavaliere oscuro, principe della notte

Non si arresta l’avanzata preponderante dell’industria dei videogiochi, e i primi anni del decennio furono davvero la base e le fondamenta del mercato contemporaneo.
2011, Eidos Montreal allo sviluppo in coppia con Square Enix, che prese le redini del reparto CGI e pubblicitario del secondo capitolo della saga di Deus Ex, che con Human Revolution, architettò un trailer cinematic potente e visionario. Ambientazione cyperpunk di colore giallo, innesti biomeccanici, rallenty ai punti giusti e storia davvero intensa. Ecco i miei soldi.

Il trailer cinematic del gioco

Pausa di riflessione. Ma che cazzo di anno è stato il 2011? Il videogiocatore che è in me si coccola nella nostalgia mentre scrive questo articolo. Ecco subito un altro minuscolo esempio: Bethesda, l’undici Novembre 2011 (11/11/11 toghissimo) fa uscire il quinto ed epico racconto della saga di The Elder Scrolls – Skyrim.


Al netto di qualche difetto e bug, degno della software house statunitense, (che amiamo anche per questo) Skyrim è a tutti gli effetti una delle più grandi avventure GDR open world di tutti i tempi. I quattro capitoli precedenti non furono certo da meno, ma l’accessibilità di questo titolo rese il videogioco l’imponente titolo che ancora oggi è.
Vidi questo trailer durante l’intervallo a scuola, e ricordo vividamente come presi coscienza di come il mondo videoludico stesse per cambiare.

la magnificenza di Skyrim

Verso il 2015, e oltre

In questi anni si sono susseguiti decine e decine di trailer a reattore termonucleare.
Ti invito quindi a starmi dietro ancora per un pò.
Ubisoft nel 2012 consolida la saga di Far Cry confezionando un trailer ad hoc per il terzo episodio, da molti e da me considerato il migliore della saga (ahimè, oggi Ubisoft è davvero lontano dai fasti di un tempo) e porta a nuova vita il videogioco sparatutto regalandoci uno dei migliori villain degli ultimi 20 anni. Un trailer che in molti ancora oggi ricordano.

L’iconico Vaas promette di farti passare le pene dell’inferno

2013, l’anno di Grand Theft Auto V. Lo dico con schiettezza perché è davvero, per numeri, uno dei videogiochi più importanti del decennio. Quinto capitolo dell’amata saga di Rockstar Games, tutti i videogiocatori del mondo rimembrano le parole “why did I move here? I guess it was the weather..” che anticiparono il trailer di lancio del gioco due anni prima. Videogioco mastodontico che, con la cura del dettaglio di Rockstar, ha fatto sì che GTA V monopolizzasse le vendite di settima ed ottava generazione di console. Pronto a ritornare con i dovuti aggiornamenti in next gen. Che dici, lo rifacciamo un salto a Los Santos in attesa del sesto capitolo?

la magnificenza di GTA V

Nel 2014 ci sono stati videogiochi abbastanza risonanti (Dark Souls 2, Dragon Age Inquisition, Forza Horizon 2 e Mario Kart 8 per citarne alcuni) ma porto all’attenzione di tutti un personale grandissimo fallimento che porta il nome di Destiny. Lo etichetto così perché le potenzialità e le premesse erano assolutamente epocali: 500 milioni di dollari per produrlo, il più costoso di tutti i tempi, ed un’ambientazione di folgorante fantascienza per un action rpg che sembrava potesse rivoluzionare il sistema videoludico. Meccaniche tipiche degli sparatutto con un mondo online persistente. Non a caso, gli sviluppatori Bungie hanno coniato il termine Shared World Shooter (“sparatutto a mondo condiviso”).

Ma alla fine del salmo la sostanza era davvero banale, piatta, senza troppo spessore. Finito alla deriva come Game As A Service, non mi entusiasmò per nulla nonostante il buon successo commerciale, pure del seguito. Cazzo, un trailer così ha fatto scuola di comunicazione e non nego che ancora oggi un poco mi dispiaccia.

cioè capito?

Bene, partiti subito in pompa magna, si vola in Polonia. La minuscola software house CD PROJEKT RED stava per diventare molto grande quando concesse al mondo il trailer cinematico di The Witcher 3 – Wild Hunt. Gioco, a mio avviso, perfetto al 99% solo perché la perfezione assoluta non esiste. Terzo capitolo per le avventure di Geralt, lo strigo cacciatore di mostri, migliorato in tutto rispetto al predecessore e pronto a folgorare tutte le piattaforme. Ad oggi, dopo 6 anni, è di una potenza che fa paura. Guardate questo trailer e capirete perché i videogiocatori di tutto il mondo persero completamente la testa. Un videogioco davvero bellissimo.

Io sono un esteta. Quel bollino tricolore che rovina l’anteprima mi infastidisce e non poco.

It’s dangerous to go alone. Take this!

Ottimi videogiochi nel 2016 e nel 2017 regalano gioie a noi smanettoni (Overwatch, Dishonored 2, Uncharted 4, Breath of the wild ecc.) ma siccome non posso stare qui a parlarne per ore (credimi lo farei) mi soffermo a quando ci fu il lancio a sorpresa di un titolo magnifico che ha fatto e che farà la storia del videogioco per quanto riguarda la capacità di fare narrazione. Con stupore globale, Playstation durante l’annuale fiera Experience nel 2016 catalizza l’attenzione di tutti nel primo trailer di lancio dell’agognato sequel di The Last of Us.

Il trailer metteva subito in chiaro le cose: soffrirai, e non poco. Mille furono le chiacchiere speculative sul contenuto che sarebbe uscito due anni dopo, perché il trailer metteva qualche pulce nell’orecchio che necessitava subito di risposte. Il gioco è uscito nel 2020, è un capolavoro e con assoluta certezza (ed un pizzico di arroganza) dico che tutta la shitstorm che ha ricevuto a causa di prese di posizione egoistiche ed infantili, non ha davvero motivo di essere considerata. Grazie ancora, Naughty Dog. I videogiochi non saranno più gli stessi.

Il primo grande trailer del gioco

Faccio un salto rapido e deciso al 2018, anno in cui vennero rilasciati due titoli di risonanza gargantuesca.
Mi permetto di aprire le danze con God of War.
Quando Santa Monica propose senza preavviso alcuno il trailer del gioco durante la E3, il mondo esplose in un boato che ancora oggi è possibile sentire tra le mura del Convention Centre di Los Angeles, dove si tiene annualmente l’expo.

Kratos ritorna, ma questa volta lo fa in veste di padre austero con tanto di barba incolta, trapiantato nella mitologia norrena. Una novità assoluta per il brand, e le domande dei videogiocatori si fecero da subito sentire: <<che cosa ci faceva Kratos li?>> <<Chi era quel ragazzino dai capelli color fuoco e perché, dopo l’epilogo ovvio del terzo capitolo, stiamo ancora seminando Caos?>> Che giocone ragazzi, che giocone. Game of the year, ovviamente.

“Boy!….”

Come dicevo, il 2018 è stato l’anno di grandi titoli. Con God of War, tanto per scaldare la piazza già rovente, il mercato va ad accogliere di nuovo Rockstar Games. La software house mette su video il trailer di un gioco che il mondo videoludico potrà tranquillamente riconoscere come “anno zero”. Perché esisterà un prima e un dopo Red Dead Redemption 2 (sì ne parlo quasi sempre, ma scrivo comunque di videogiochi, sarebbe come fare il cuoco e non parlare mai della pasta al pomodoro, che ne so). Tutti i videogiocatori devono provarlo e tutte le case di produzione devono guardarlo.

Questo capolavoro senza tempo ha fatto la storia dell’industria tutta. Di una bellezza senza precedenti (ed esiste un precedente, perché il primo capitolo è una bomba), ci regala il quadro storico di un’America oramai scomparsa, durante il tramonto della romantica era del Far West. Una storia travolgente, una grafica sbalorditiva ed una reazione tra poligoni ed interattività che devono essere assolutamente d’ispirazione.
Come Star Wars lo è stato per il cinema.
Siamo di fronte alla massima espressione del videogioco moderno.

Guardati questi tre minuti del trailer che anticipò l’uscita del gioco. Sei di fronte a qualcosa di eterno.

La storia del videogioco: Red Dead Redemption 2

Chiudiamo in bellezza. Quando CD PROJEKT RED annunciò di essere al lavoro su di un titolo rpg a tema fantascientifico, siamo tutti saltati giù dalla sedia (ne parlo qui).
Cyberpunk 2077 è stato uno dei videogiochi più attesi degli ultimi anni. L’hype era alle stelle e l’attesa sembrava infinita. Purtroppo la storia la conosciamo bene: è stato un disastro.


Il videogioco è un diamante allo stato grezzo: un cuore pulsante pregno di potenziale altissimo, ahimè sfruttato male e soverchiato da false promesse degli sviluppatori che non sono state mantenute in fase di lancio. Conscio che il gioco, una volta fixato dai molteplici problemi e bug che lo permeano sarà davvero un gioiello, rimango ancora sbalordito dalla bellezza coinvolgente del trailer prima dell’uscita.

Trailer in italiano di lancio

Io la chiudo qui. Mi sono dilungato, ma sarebbe giusto rendere onore ad ogni trailer videoludico uscito in questi venti anni. Perché ognuno di loro è stato capace di regalare ai fan o meno, qualche minuto di puro tripudio grafico e artistico. Verso il quale non si può rimanere affatto inermi!

Se ti è piaciuto questo articolo non perderti i mille mondi dei videogiochi e videogiochi sotto la pioggia

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