Non è semplice raccontare a chi, per la sua giovane età, non ha vissuto quegli anni come venne percepita la nomina di Michail Gorbaciov a Segretario generale del PCUS, e dunque a leader dell’Unione Sovietica, nell’ormai lontanissimo 1985. Per dare un’idea delle speranze e persino degli entusiasmi che quell’evento aveva suscitato, basti citare qui quanto scriveva nel 1988 Moshe Lewin, uno dei maggiori studiosi della storia russa e sovietica e
Il 25 dicembre del 1991 la bandiera rossa veniva ammainata dal pennone del Cremlino. Gorbaciov trasferiva i suoi poteri al presidente della Russia, Eltsin, e il giorno seguente il Soviet Supremo avrebbe proclamato lo scioglimento dell’Urss. Era l’ultimo atto di un processo in corso da tempo: già dalla caduta del Muro di Berlino, il 9 novembre 1989, esattamente trentadue anni fa, il campo socialista era andato tangibilmente in pezzi, con