Karl Hermann Frank, criminale eterno numero due

11 Ottobre 2023

Karl Hermann Frank era noto per la sua ferocia e brutalità nella Cecoslovacchia tra le due guerre: perseguitò oppositori politici e minoranze, giocando un ruolo di primo piano nello sterminio degli ebrei nella regione. Grigissima figura burocratica, funzionario zelante e radicale, odiava i cechi, tra i quali era cresciuto. Nato infatti a Karlsbad, nel 1898, era figlio di un maestro di scuola elementare ferventemente nazionalista. Da adolescente dovette rimpiazzare un occhio con una protesi in vetro a seguito di un incidente, il che gli costò l’esclusione dall’arruolamento nell’esercito asburgico. Nell’ottobre 1918 il Consiglio nazionale cecoslovacco proclamò l’indipendenza della Cecoslovacchia – allora, il cinquanta per cento della popolazione cecoslovacca era costituito da cechi, mentre slovacchi e tedeschi rappresentavano rispettivamente il 22 e il 16 per cento. Karl Hermann Frank era un tedesco sudeto e voleva l’incorporazione della Sudetenland nelle terre tedesche.

Dopo la Prima Guerra Mondiale aprì un negozio di libri specializzati sulla dottrina nazionalsocialista. Il 1° ottobre 1933, Konrad Henlein creò il Fronte della Patria Sudeto-Tedesca, al quale si unì Frank. Nell’aprile del 1935 il partito fu ribattezzato Partito Tedesco dei Sudeti (SdP). Tre anni dopo contava oltre 1,3 milioni di membri, pari al 40,6 per cento dei cittadini di etnia tedesca in Cecoslovacchia. Il partito rivendicava l’annessione al Reich e nel 1937 Henlein nominò Frank suo vice. Tra il 1937 ed il 1938 Frank ideò una serie di episodi provocatori che catturarono l’attenzione internazionale sulle condizioni in cui versavano le comunità sudete. Gli eventi di Monaco videro il trionfo della sua strategia e la Sudetenland fu ceduta alla Germania nazista. Il 15 marzo 1939, meno di sei mesi dopo l’annessione, la Wehrmacht invase e occupò le restanti parti della Cecoslovacchia, istituendo il Protettorato di Boemia e Moravia.

Nomitato vice Gauleiter nella regione, accumulò un’altra carica, quella di Brigadeführer delle SS, per diretta intercessione di Heinrich Himmler, che lodò la sua spietatezza. Frank divenne poi Segretario di Stato del Protettorato di Boemia e Moravia sotto Konstantin von Neurath di cui era il numero due. A Berlino avevano preferito il mite ex ambasciatore a Londra al provinciale e rozzo Frank. Quando Reinhard Heydrich arrivò a Praga nel settembre 1941 per sostituire von Neurath, Karl Hermann Frank era capo della polizia che attuò una politica di rafforzamento dell’autorità germanica e di sradicamento della dissidenza ceca nel Protettorato. L’omicidio eccellente fu quello di Alois Eliáš, già Primo Ministro, il 19 giugno 1942, qualche settimana dopo l’assassinio di Heydrich. Frank giocò inoltre un ruolo chiave nel massacro di civili e nella distruzione di Lidice e Ležáky, come rappresaglia nazista a seguito dell’Operazione Anthropoid.

Scomparso Heydrich, fu secondo a Kurt Daluege, il capo della Orpo, o Ordnungspolizei. Nel 1943 Wilhelm Frick divenne protettore di Boemia e Moravia, Frank era ancora numero due. Già Ministro degli Interni, Frick non amava il suo lavoro in Sudetenland e preferiva vivere nella vicina Bavaria. Con l’avvicinarsi dell’Armata Rossa, Frank intensificò la repressione dei partigiani nel Protettorato. Nell’autunno-inverno 1944, si scontrò contro il Capo della Cancelleria del NSDAP, Martin Bormann, che si lamentava con Frank della scarsa disciplina e dei sabotaggi nelle fabbriche boeme. Il 9 maggio 1945 Karl Hermann Frank fu arrestato dalle truppe dell’esercito americano a Pilsen, dunque estradato a Praga e processato dal tribunale popolare. Era talmente odiato, che fece fatica a trovare un avvocato disposto a difenderlo. Al momento dell’impiccagione, il 22 maggio 1946, tra il pubblico si trovavano anche alcune sopravvissute del massacro di Lidice.

Amedeo Gasparini

www.amedeogasparini.com

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