CON VASTI SOTTERRANEI, COMBATTIMENTI STRATEGICI E SCENE TEATRALI, OCTOPATH TRAVELER OFFRE ORE ED ORE DI INTRATTENIMENTO ALLO STATO PURO!
Square Enix non delude mai. O così sarebbe se solo facesse uscire più perle come questa!
Grazie alla collaborazione con Acquire e forte delle vendite che la console stava registrando in tutto il mondo, Nintendo decide di giocarsi una nuova carta: Octopath Traveler!
Project Octopath Traveler, nome in codice del gioco prima dell’uscita effettiva, prometteva un ritorno alle origini per i nostalgici della grafica in bit, mantenendo uno stile ricco di sfaccettature pur rimanendo nei canoni del motore grafico stesso, offrendo un ottimo compromesso tra qualità e quantità.
Ma non sono in molti a conoscere questa chicca di casa Nintendo ahimè, dato che la scena tende sempre a rubarla chi si aggiudica la fetta di pubblico più grande. Sto parlando della console war che ormai da decenni vede sul podio due colossi dell’industria video-ludica: Sony Playstation e Microsoft XBOX.
Dunque la domanda sorge spontanea: in che modo Nintendo ha deciso di combattere questa guerra per rimanere a galla in mezzo alla tempesta? Ebbene, devi sapere che la tanto amata azienda nipponica ha deciso di escludersi da tutto questo, non volendo in modo alcuno prendere parte in un conflitto tra divinità.
Nonostante ciò possa portare a pensare che sia questo il motivo per il quale Octopath Traveler sia stato giocato da una nicchia ristretta di videogiocatori la realtà, anche se non sembra, è tutt’altra. In un mix di genere e di esclusività del titolo andremo ad affrontare un argomento centrale che riguarda i videogiochi di oggi.
QUANTO INFLUISCONO LE ESCLUSIVE SULLE VENDITE DI QUESTA O QUELLA CONSOLE?
Ci tengo a fare una premessa di non poco conto: a parer mio sono le esclusive, nella maggior parte dei casi, a fare il successo di una console e mai viceversa. Detto questo, dunque, cosa potrebbe avere effettivamente influito sulle vendite di Octopath Traveler? Domanda dalle mille sfaccettature.
Oltre che ad essere uscito per una console in parte oscurata, come detto pocanzi dalle altre due sopracitate, c’è da dire che l’accostamento di genere e grafica sia di per sé conosciuto solo ai pochi amanti di quest’ultimi. Il fatto che il titolo sia un J-RPG con grafica bidimensionale – seppur in HD – non aiuta quasi per niente in questo caso.
Il gioco di ruolo in sé non vanta una grande schiera di seguaci, se paragonato a giochi d’azione divenuti icone leggendarie come God of War, Horizon: Zero Dawn, The Last of Us e simili, che hanno spopolato in ogni dove. Tuttavia alcuni di essi hanno fatto di quel genere il loro punto di forza, nella fattispecie Dark Souls, riuscendo a riscontrare un successo intercontinentale.
Sicuramente ci sarebbe molto di cui parlare e ogni teoria potrebbe essere giusta: l’esclusività del titolo proprio su Nintendo Switch, il genere J-RPG sconosciuto ai più in Occidente ma tanto amato in Oriente eccetera, eccetera… fatto sta che Nintendo non ha intenzione di premere ulteriormente sull’acceleratore per le sue campagne marketing, come fosse fiera di avere successo quasi esclusivamente all’interno delle mura di casa.
Tornando a parlare di Octopath Traveler invece ci sono ancora molte cose da aggiungere…
OTTO STRADE PER OTTO AVVENTURIERI: IL VIAGGIO HA INIZIO!
La peculiarità che contraddistingue questo J-RPG da tanti altri è la cura con la quale Square Enix ha trattato i temi di non una, non due ma ben otto storie diverse, separate ma intrecciate tra loro. Il modo in cui esse verranno affrontate, esplorate e vissute da ciascun protagonista dipenderà solo da te, nella più assoluta libertà di risoluzione di quest’ultime.
Sin dall’inizio le cose vi si faranno chiare: otto strade, una sola scelta iniziale.
In sottofondo una magnifica e sublime OST ti intratterrà fino a decisione presa, dove ti verranno già fornite le informazioni base di ciascun personaggio giocabile:
- Olberic: guerriero nobile d’animo, in cerca dell’emblema che meglio rappresenti l’onore;
- Cyrus: erudito immerso nei suoi studi, sempre pronto a mettere in discussione ogni cosa;
- Therion: ladro astuto e tenebroso, il cui passato è avvolto nella nebbia;
- Primrose: danzatrice bellissima, le cui abilità ammalianti celano un profondo dolore;
- Alfyn: speziale premuroso, le cui gesta sono atte a ricalcare le orme di chi gli salvò la vita in passato;
- H’aanit: esperta cacciatrice, che vuole mettersi alla prova per superare le gesta del suo maestro;
- Tressa: giovanissima ed inesperta mercante, la cui tanto sognata avventura sta per avere inizio;
- Ophilia: gentile ecclesiasta, pronta ad intraprendere un viaggio per portare la Sacra Fiamma in ogni dove.
Qui ha inizio il tuo viaggio verso l’esplorazione di Orsterra e le avventure uniche che essa potrà offrirti.
La scelta è nelle tue mani, in chi ti identificherai dipenderà solo da te!
IN OCTOPATH TRAVELER FAI TESORO DI OGNI INCONTRO!
Il cuore pulsante di questa avventura è l’intreccio continuo delle storie di ciascun personaggio. Una volta terminato il primo capitolo col protagonista da te scelto ti si apriranno le porte verso una sconfinata regione ricca di tesori, luoghi nascosti e nemici da affrontare.
Talmente tanti questi ultimi che ciascun incontro ti farà ridondare una domanda nella testa: “è forse Final Fantasy VI quello che vedo?” da quanta ricorrenza ci sia nella scena che anticipa un incontro casuale con un nemico, oltre al fatto che non ci saranno modelli dei nemici in giro per le sezioni esplorabili, il che rende più interessante la cosa.
Square Enix non è nuova a questo genere di intrecci e citazionismi tra i propri prodotti, consapevole del successo del brand che essa stessa ha creato e portato nelle case dei videogiocatori più attempati e, se sei un amante del genere anche tu, avrai sicuramente capito che gli incontri casuali in Octopath Traveler sono all’ordine del giorno!
QUANDO UN GENERE SEGNA UN’EPOCA!
Avendo citato uno dei brand sicuramente più imponenti dagli anni ’90 ad oggi, con quel connubio perfetto tra amore e odio da parte dei fan di ogni singolo titolo targato Square Enix, mi è impossibile non soffermarmi a dedicare qualche riga al nome di un titolo che ha segnato indelebilmente la nostra generazione.
Sto parlando proprio del JRPG per antonomasia! Quello che ha fatto conoscere una tipologia, un genere, uno stile di vita in alcuni casi, unici in tutto il globo. Partendo dal continente nipponico si è visto espandere di interesse, a mo’ di macchia d’olio da Oriente a Occidente, senza vincoli linguistici, politici o religiosi.
Quando una giovanissima Enix del 1999 forse nemmeno si sarebbe mai aspettata un successo così grande anche fuori dal proprio dominio territoriale. E di lì a poco non solo grazie a Final Fantasy, la gallina dalle uova d’oro prediletta, ma anche grazie ad altre software house che avrebbero in futuro collaborato con essa, dando vita a capolavori – seppur ridondanti – unici nel loro genere.
E pensare che il gioco di ruolo, o RPG come lo si voglia chiamare, non era un genere molto diffuso all’epoca. Cionondimeno è riuscito a superare barriere di ogni tipo per arrivare a casa nostra, un’impresa epica!
E anche qui la domanda che ne seguirà arriva con estrema naturalezza.
ALLA FINE TUTTO SI RIDUCE AD UNA PICCOLEZZA…
Cosa cambia tra RPG e J-RPG dunque se essi hanno due nomenclature diverse per definire uno stesso genere? Solo una lettera evidentemente e null’altro, la J di Japanese… ma anche no!
Da una sola lettera di differenza si crea un abisso di divergenze che ha premiato il secondo tanto da sotterrare quasi del tutto il primo durante quegli anni.
La differenza sostanziale, in spiccioli e bocconi, è quella della stasi temporale all’interno delle battaglie, che consente al giocatore di inserire diversi input nel proprio turno, mentre l’IA attende pazientemente – in alcuni FF però ci sono delle differenze – il verificarsi di tali azioni.
Esempio lampante, tanto per citare un altro dei più grandi brand nel campo JRPG, lo sono stati Game Freak e The Pokémon Company con i primissimi videogiochi Pokémon. Essi di fatto incarnano quelle che sono le basi di un classico gioco di ruolo giapponese divenuto un successo intercontinentale in breve tempo.
Risulta quindi naturale che titoli di questo spessore siano stati importantissimi per tutti noi videogiocatori amanti del gioco di ruolo, sia stato esso con o senza una lettera in più, quando le software house non vantavano certo una potenza in termini di sviluppo così grande e la loro magnificenza era dettata dall’inventiva degli scrittori di tali giochi.
Alla fine e in qualunque modo la si voglia mettere su quali dei due generi sia il più apprezzato rimane pur sempre una scelta soggettiva. D’altronde, oggettivamente parlando, non si può negare in modo alcuno che l’uno e l’altro abbiano cambiato radicalmente il mondo dei videogiochi fino ad oggi.
QUANTO INFLUISCE LA GRAFICA SUL GAMEPLAY?
Da diversi anni a questa parte il videogioco, inteso come intrattenimento grafico, si è evoluto tecnicamente sempre più, arrivando a toccare le vette della perfezione visiva. Ma se il software ha solo la bellezza estetica da offrire e poco altro l’intrattenimento rischia di lasciare il posto alla noia, con un titolo di fatto bellissimo da vedere ma non altrettanto da giocare.
Octopath Traveler, con una grafica definita HD-2D in 16 bit, scelta appositamente per marcare quei meravigliosi anni di pixel art, riesce ad offrire un intrattenimento tale che solo pochi altri titoli possono definirsi degni di esserne messi a confronto. E di certo arriverai a domandarti ben presto se tu stia effettivamente giocando da Nintendo Switch!
E c’è d’aggiungere che per i possessori di XBOX Game Pass questo capolavoro è disponibile per il download, proprio a dimostrare che Square Enix già ha capito che più si espande la fetta di pubblico anche in altre piattaforme e meglio è!
Potrebbe essere per Nintendo un monito a collaborare di più con altre aziende come Microsoft o Sony per accrescere i propri interessi.
UN MONDO BELLO PERCHE’ VARIO!
Chi ha detto che la ripetitività di una meccanica sia sintomo di staticità della stessa? Come anticipato pocanzi, parlando di incontri casuali alla vecchia maniera, potresti chiederti se Octopath Traveler arriverà ad essere tedioso e troppo ripetitivo nello spammare mob in ogni angolo di Orsterra.
Di questo non avrai minimamente da preoccuparti!
Il titolo offre talmente tanta diversità di contenuto, sia esso inerente ai combattimenti con mostri o durante la scoperta oggetti data dal girovagare liberamente, che annoiarsi risulterà pressoché impossibile.
Ogni zona del gioco avrà interazioni uniche nel suo genere e proprio all’interno delle battaglie nelle quali ti avvicenderai: ora sguainando la tua spada contro un perfido stregone, ora scagliando fulmini dal cielo per polverizzare un gruppo di viscide melme.
IN OCTOPATH TRAVELER IL TEMPO E’ DENARO!
Come ogni gioco che si rispetti, per andare avanti nel migliore dei modi, serve una top quality build! Ed è qui che entra in gioco l’esplorazione. Ogni minuto speso nella caccia ai tesori, nell’ottenimento di esperienza in combattimento, nelle missioni secondarie portate a termine farà sì che il gioco ti doni foglie.
No, non sto parlando di quelle che cadono copiose in autunno dagli alberi. Ciò di cui sto parlando è la valuta spendibile nel gioco che ti verrà elargita copiosamente dopo ogni singola azione che porterai a termine nella sua interezza, sia essa una missione secondaria o un combattimento contro i nemici di turno.
Man mano che avanzerete nelle trame dei protagonisti le ricompense ottenute saranno sempre migliori, in modo che questo procedimento vada ad equilibrare la difficoltà del gioco stesso. Tanto più andrete ad inoltrarvi nelle fitte e intricate storie dei singoli personaggi quanto più lauta sarà la ricompensa che otterrete.
Mai una volta vi sentirete di aver perso tempo nel fare qualcosa all’interno del gioco! Tutto è utile in maniera proporzionale al minutaggio complessivo del titolo, che tu abbia portato avanti la storia principale o che ti sia messo ad esplorare ogni singolo sotterraneo non farà differenza, non avrai di che annoiarti!
…UN OSCURO MALE DAI PROFONDI MEANDRI DI ORSTERRA.
Non tutta la trama di Otopath Traveler, però, è rose e fiori e in un modo o nell’altro, dietro le belle praterie e alle città fiorenti di questa terra, un oscuro potere sta per risvegliarsi.
Dalle tenebre più impenetrabili, dai profondi recessi dell’inferno, dei loschi figuri si stanno preparando ad alzare il sipario per dare inizio ad una folle recita, atta a far piombare Orsterra nel caos più distruttivo.
Sarai forse tu, con i tuoi prodi avventurieri, a far calare il sipario una volta per tutte o, come altri prima di te, cadrai nel baratro divenendo l’ennesimo burattino delle forze del male? Questa, caro mio avventuriero, sarà una storia che solo tu potrai scrivere. Fa buon viaggio….
[…] donna di Nintendo, la quale nonostante gli ottimi titoli meno conosciuti del loro repertorio come Octopath Traveler o Fire Emblem – Three Houses, sa bene qual’è il suo cavallo di battaglia.Super Mario […]
Complimenti Maicol
Grazie mille!!!
Complimenti, bell’articolo. Ne attendo altri…
A breve, pian piano, ne arriveranno!
Ho letto con interesse questo articolo, l’ho apprezzato molto’.
Grazie tante! Ce ne saranno altri!