Dopo i mesi di sofferenza che abbiamo trascorso si sente il bisogno di ritornare a una programmazione culturale a pieno regime. Per chi ci lavora che per chi ne gode. Ho pensato di raccogliere tutti i principali eventi in cartellone delle quattro istituzioni sinfonico-operistiche più importanti d’Italia. Il programma è ricco e vario, diverse le date da evidenziare. Non perdiamo altro tempo.
TEATRO ALLA SCALA, MILANO
Cominciamo dal primo tra i primi. La stagione 21-22 avrà inizio da novembre, e presenterà la solita sfilza di grandi nomi della direzione d’orchestra alla guida della compagine della capitale lombarda. In più giungeranno a Milano solisti di fama mondiale. Direttore stabile rimane, per la quinta stagione consecutiva, il Maestro Riccardo Chailly.
Per quanto riguarda la stagione sinfonica sarà il finlandese Esa-Pekka Salonen a condurre il concerto inaugurale, con lavori di Anton Bruckner e Richard Strauss. Passerà poi il testimone in ordine a Chailly, lo svizzero Lorenzo Viotti, ancora Chailly e Speranza Scapucci, unica bacchetta femminile nella stagione del teatro. Successivamente di nuovo Chailly e il russo Togan Sokhiev a chiudere.
Da segnalare il secondo concerto diretto da Riccardo Chailly. Tre repliche tra il 30 marzo e il 3 aprile 2022 della seconda sinfonia “Resurrezione” di Gustav Mahler. Un appuntamento da non perdere per appassionati e non.
Più vicini a noi in ordine temporale saranno invece i concerti con direttori e orchestre esterni al teatro, e che nomi di spicco si incontrano. Per primo sarà Daniel Barenboim a ritornare a Milano, alla guida a novembre della Staatskappelle Berlin, a maggio invece della “sua” West-Eastern Divan Orchestra. Poi sarà la volta dell’Orchestra del Teatro Marinskij di Mosca diretta da Valery Gergiev, seguita dall’Orchestre de Paris ed Esa-Pekka Salonen. Per ultimo verrà il turno di Christian Thielemann alla guida della Staatskappelle Dresden.
Si avranno anche i recital solistici di due figure chiave del panorama vocale attuale. Per primo il tenore peruviano Juan Diego Flòrez, e poi il soprano russo Anna Netrebko, nonché di cinque tra i migliori pianisti del pianeta. Lang Lang, Daniel Barenboim, Daniil Trifonov, maurizio Pollini e Yuja Wang, a dir poco succosi.
Parlando d’opera, aprirà le danze “Macbeth” di Giuseppe Verdi con Chailly sul podio. Tra i titoli più interessanti “La dama di picche” di Tchaikovsky diretta da Gergiev, di nuovo Verdi con “Un ballo in maschera” e “Rigoletto” e un “Don Giovanni” Mozartiano. Tutto più che interessante.
ACCADEMIA NAZIONALE DI SANTA CECILIA, ROMA
Passiamo ora all’orchestra della capitale, guidata oramai da sedici stagioni dall’anglo-italiano Sir Antonio Pappano. Il loro programma non ha nulla da invidiare a quello dei colleghi milanesi.
Si comincia il 7 ottobre, con il direttore ospite Ceco Jakub Hrusa, che porterà sul palco la “Resurrezione” mahleriana. Si avvicenderanno poi grandi e meno grandi (per ora…) bacchette. Maxim Emelyanychev, Philippe Herreweghe, Lorenzo Viotti, Stanislav Kochanovsky, Michele Mariotti, Sir John Eliot Gardiner, Daniele Gatti tra gli altri.
Segnalo tre appuntamenti secondo me da non perdere.
Il primo, dal 13 al 16 ottobre, vedrà sul podio il russo Kirill Petrenko, direttore stabile dei celeberrimi Berliner Philharmoniker. Egliirigerà brani di Felix Mendelssohn, Johannes Brahms e Claude Debussy.
Successivamente, a febbraio, verranno proposti “L’apprendista Stregone” di Paul Dukas, il concerto per pianoforte di Thomas Adès, una delle più brillanti menti compositive contemporanee, e “Così parlò Zarathustra” di Richard Strauss. Si ritroverà Pappano sul podio, affincato da Kirill Gerstein al piano.
Nel terzo e ultimo infine, a giugno, il Maestro inglese Daniel Harding, assieme a Paul Lewis al pianoforte, eseguiranno altri due capisaldi del panorama sinfonico. In programma il concerto di Edward Grieg e “Una vita da eroe” di Strauss.
Da menzionare sono poi i molti solisti inseriti sia nel programma cameristico che in quello sinfonico. Su tutti Arcadi Volodos, Maurizio Pollini, Lang Lang, il duo Daniel Trifonov – Sergei Babayan, Nikolai Lugansky, Lisa Batiashvili, Janine Jansen.
Molta carne al fuoco anche nella città eterna, insomma.
TEATRO SAN CARLO, NAPOLI
Veniamo ora al più antico teatro d’opera del mondo ancora in attività, le cui redini sono affidate al direttore slovacco Juraj Valĉuha. Tanti titoli roboanti in programma nella prossima stagione. La Bohème, Lucia di Lammermoor, la Sonnambula, Aida, Così fan tutte, Tosca. Mi sento di citare però due date a dir poco accattivanti.
In primis, tra il 13 e il 15 maggio 2022, l’appuntamento a un primo sguardo più interessante, forse dell’intero panorama italiano del prossimo anno. Nato da una collaborazione tra Bayerische Staatsoper, Teatro San Carlo, Deutsche Oper Berlin, Greek National Opera Athens, Liceu de Barcelona e Opéra National de Paris, va in scena “7 deaths of Maria Callas”. Si tratta di uno spettacolo in italiano, inglese e francese con sovratitoli in italiano e inglese. A stupire non è solo il calibro delle istituzioni rappresentate. Spicca infatti la partecipazione straordinaria di due colossi della performance attoriale ed artistica come Marina Abramovic e Willem Dafoe.
In secundis l’ultima rappresentazione della stagione, ovvero il “Tristano e Isotta” wagneriano sotto la direzione di Constantin Trinks. Di questo però potremo occuparci fra più di un anno, dal 27 ottobre 2022.
Si continua poi con i concerti sinfonici. Qui mi permetto di offrire un consiglio un minimo “di parte”, ma sono certo che molti mi ringrazieranno. Fa sempre piacere ascoltare strumenti non troppo comuni dal punto di vista del solismo. In particolare esorto a seguire con particolare interesse la performance del 9 aprile 2022. Il maestro Valĉuha dirigerà Jörgen van Rijen, già trombone ospite presso la New York Philharmonic, primo trombone della Lucerne Festival Orchestra e attuale trombonista principale presso la Royal Concertgebouworkest di Amsterdam.
In più segnalo il ciclo completo delle sinfonie di Brahms di giugno, con Fabio Luisi sul podio, e il concerto del 10 luglio. In programma Ravel, manuel de Falla e Ottorino Respighi, anche questi da non perdere.
Infine va menzionato il festival pianistico, che ospiterà diversi nomi prestigiosi. Su tutti Daniel Barenboim, Beatrice Rana e Yuja Wang.

TEATRO LA FENICE, VENEZIA
Ultimo ma non ultimo, un teatro che non smette mai di affascinare, in una città che non smette mai di far sognare.
Diversi saranno i titoli interessanti presentati nella prossima tornata artistica. Tra questi il “Fidelio” beethoveniano, “I Lombardi alla prima crociata” di Giuseppe Verdi e “Faust” di Charles Gounod, ma soprattutto “Madama Butterfly” di Puccini e “il Trovatore” verdiano a settembre 2022.
Alla guida di alcuni concerti sinfonici si alterneranno poi direttori di fama internazionale. In particolare il sudcoreano Myung-wun Chung, lo svizzero Charles Dutoit, lo statunitense Robert Trevino (settima sinfonia di Gustav Mahler, interessante) e Fabio Luisi. Da tenere particolarmente d’occhio il tradizionale concerto di Natale della Cappella Marciana all’interno della meravigliosa basilica di S.Marco, che saprà senza dubbio emozionare fortemente.