Lorenza Scalise intervista Adrian Bravi, scrittore argentino di lingua italiana. Tra i suoi libri più importanti “Variazioni Straniere”.
“È difficile parlare in generale del “migrante” o dello “straniero”, perché il “migrante” o lo “straniero” in sé non esiste, esistono le persone che emigrano e ognuna di queste reca la propria storia, la propria esperienza e tutto quello che comporta il fatto di dover lasciarsi alle spalle il luogo dove si è nati. Io ho cercato solo di raccogliere alcune storie di “smarrimenti”. Ripeto quello che ho detto altre volte: sono convinto che dal punto di vista tassonomico l’uomo andrebbe annoverato tra le specie migratorie. Vivere significa migrare”.