Dopo sedici anni di cancellierato di Angela Merkel, la Germania si avvia verso una nuova era. Il leader dell’SPD, Olaf Scholz, sarà il nuovo capo del governo dell’inedita coalizione semaforo (Ampelkoalition). Oltre ai socialdemocratici, la nuova compagine è composta da Bündnis 90/Die Grünen, i Verdi di Annalena Baerbock e dall’FDP, il partito liberale, di Christian Lindner. I tre partiti hanno ottenuto rispettivamente il 25,7%, il 14,8% e l’11,5% dei voti alle ultime elezioni del 26 settembre 2021.
Le caratteristiche dei partiti
L’azionista di maggioranza sarà l’SPD, reduce da otto anni di Große Koalition con CDU/CSU in cui spesso i membri del PPE hanno oscurato i socialdemocratici. L’SPD sostiene l’economia sociale di mercato, propone una politica fiscale sostenibile a livello intergenerazionale e uno sviluppo sostenibile a livello ambientale. A differenza dei partiti di centrosinistra italiani è ostile alla proliferazione del deficit di bilancio. È fortemente europeista e atlantista, inoltre è progressista sui temi dei diritti civili.
La seconda forza della Germania sono i Verdi, anche in questo caso, tuttavia, analogie con l’Italia non sono valide. La formazione ecologista è considerata una forza pragmatica, post ideologica ma antipopulista, progressista riguardo a diritti civili e welfare. Fermamente europeista e atlantista, ha delle posizioni particolarmente avverse nei confronti di Cina e Russia. Ostili a nucleare e al carbone, reputano sia necessario garantire lo sviluppo economico a condizione che sia sostenibile dal punto di vista climatico e ambientale.
Decisiva ai fini della formazione del governo è stata la presenza dei liberali, tornati al Bundestag dopo il passaggio a vuoto del 2013. Non esiste un partito analogo nel panorama politico italiano. Dal punto di vista economico questo partito è sostenitore del laissez-faire, quindi favorevole a tagli di spesa finalizzati a tagliare le tasse. Fermamente atlantisti, sostiene che ci sia bisogno sia di “meno Europa che di più Europa“. Tradotto, meno interventismo e più coesione istituzionale. Sono molto vicini ai partiti progressisti su diritti civili e temi etici.
Il programma di governo
Dopo due mesi di lunghe trattative, i tre partiti dell’Ampelkoalition hanno prodotto e pubblicato un documento di 178 pagine. Oltre al programma molto dettagliato (e ambizioso), è presente l’elenco dei ministeri che verranno assegnati a ogni partito.
Nella premessa del documento viene rivendicato il pragmatismo che contraddistinguerà l’azione di governo, che insisterà sulla transizione ecologica e digitale per garantire tanto la sostenibilità ambientale quanto il progresso necessario per stare al passo con la globalizzazione. Un accento particolare è stato posto sulla volontà di compiere una transizione dall’economia sociale di mercato all’economia socio-ecologica di mercato. Nel programma è sottolineata l’importanza delle misure di sicurezza sociale, dell’uguaglianza dei punti di partenza e della difesa dello stato di diritto.
(Consiglio di lettura: per necessità di sintesi, non ho potuto approfondire a dovere ogni sfaccettatura del programma, ma ho inserito dei link esplicativi esterni. Durante una seconda lettura del pezzo, consiglio di leggere tali collegamenti.)
La composizione ministeriale
I leader di SPD, Bündnis 90/Die Grünen e FDP hanno stabilito la propria collocazione e il colore dei ministeri. I liberali hanno già annunciato i loro ministri, così come i Verdi che sono stati attori di una dura lotta di potere interna. L’SPD, invece, vuole che il congresso del partito voti sull’accordo di coalizione e poi nomini i propri ministri, anche se ovviamente ci sono già dei favoriti per alcuni posti.
Linder sarà il nuovo Ministro delle Finanze, mentre Baerbock sarà la titolare del ministero degli Esteri. Queste due scelte ribadiscono il forte ancoraggio all’UE (e alla Nato), ma anche che il nuovo governo non sarà caratterizzato dall’ampliamento del perimetro statale nell’economia. Interessante la scelta di fare un ministero che unisca economia e protezione del clima, ma che sia distinto da quello dell’ambiente: è una scelta di segno opposto rispetto al super ministero della Transizione Ecologica nato con il governo Draghi. L’FDP ha conquistato il ministero di Trasporti e Digitale che veniva accreditato ai Verdi, allo stesso tempo ha ottenuto la gestione dei dicasteri di Istruzione e Ricerca e della Giustizia. L’SPD avrà la delegazione più corposa, oltre alla cancelleria di Scholz.
Controllo della pandemia
Non c’è un vero e proprio capitolo sul contenimento del Covid-19, ma l’Ampelkoalition ha fornito alcune indicazioni ad appendice del programma.
Il nuovo governo istituirà immediatamente una squadra di crisi che permetterà alla Germania coordinare meglio la lotta contro la pandemia a livello nazionale. Inoltre, creerà un consiglio scientifico interdisciplinare presso il ministero federale della Salute per fornire consulenza scientifica.
Uno stato moderno e trasparente
Gli azionisti del nuovo governo hanno ribadito che l’amministrazione pubblica si deve contraddistinguere per trasparenza, cooperazione e partecipazione. In questo spirito verrà rafforzata la legge sul lobbying e verranno rese più efficaci le leggi concernenti i reati di concussione e corruzione per i parlamentari. Inoltre, aumenteranno gli obblighi di rendicontazione relativi al finanziamento ai partiti.
L’esecutivo stimolerà una maggiore cooperazione con gli enti locali per rendere il federalismo più efficiente. Nello specifico si ridiscuterà il riparto delle seguenti competenze: protezione civile, istruzione, sicurezza. Sarà di centrale importanza, inoltre, la garanzia dell’interoperabilità tecnica delle amministrazioni. I partiti della maggioranza proporranno al Bundestag di cancellare i debiti di alcuni enti locali ma, contestualmente, cambiare normative per impedire un futuro sovraindebitamento analogo.
Una novità interessante sarà la nascita della Commissione per la riforma della legge elettorale e per la modernizzazione del lavoro parlamentare. L’obiettivo è raggiungere la parità di genere, razionalizzare le date delle diverse elezioni, far diventare cinque anni la durata della legislatura, semplificare le procedure per il voto dall’estero ed estendere il diritto di voto ai sedicenni.
Innovazione, ricerca e infrastrutture
La volontà dell’Ampelkoalition è di far stare lo Stato (e tutto ciò che gli ruota inevitabilmente intorno) al passo coi tempi. Questo significa sia snellire e digitalizzare la Pubblica Amministrazione, a partire dal reclutamento di personale con competenze di questo genere, che fornire la fibra ottica a tutto il Paese.
Dovrà essere costituito un centro per la legislazione digitale, sottolineando l’importanza del diritto di sovranità digitale, e sono previsti investimenti in cybersecurity, intelligenza artificiale, tecnologie quantistiche, tecnologie di contabilità distribuita (DLT) e robotica. Inoltre, è esplicita l’intenzione di migliorare l’ecosistema per le start-up innovative, già all’avanguardia grazie all’High-Tech Gründerfonds, e di aiutare le PMI nella digitalizzazione.
La spesa in ricerca e sviluppo è destinata a crescere fino al 3,5% del PIL. Nascerà l’Agenzia tedesca per il trasferimento e l’innovazione, con lo scopo di promuovere le innovazioni sociali e tecnologiche. Per questo verranno finanziati maggiormente i progetti di ricerca, in particolare presso gli HAW (le università di scienze applicate).
Economia socioecologica di mercato tratto distintivo della Germania
Per veicolare gli investimenti necessari al fine di raggiungere la neutralità climatica, contrastare gli effetti della pandemia e i rischi conseguenti per l’economia, nascerà un fondo per la trasformazione presso la Kreditanstalt für Wiederaufbau (KFW), l’equivalente tedesco di Cassa Depositi e Prestiti.
Dal 2023 si aprirà una stagione di rigore di bilancio, in cui non mancheranno gli investimenti, soprattutto in campo ambientale e digitale. Tuttavia bisognerà tornare a tendere al pareggio di bilancio e garantire la sostenibilità del debito. L’esecutivo, inoltre, punta molto sull’emissione di green bond. Al fine di ottenere margini di spesa, si intensificherà la lotta all’evasione e all’elusione fiscale, non prima di aver semplificato la burocrazia fiscale, e si taglieranno investimenti e sussidi inefficaci e antiecologici. Si effettueranno previsioni ex ante e valutazioni ex post di tali sussidi e delle altre misure proposte per garantire che il budget federale sia speso in modo efficiente.
Nel programma condiviso c’è anche la legalizzazione della cannabis, un importante settore economico.
Il nuovo governo vuole rendere la Germania leader nel settore della finanza sostenibile, a livello ecologico e finanziario. È manifesto l’impegno a garantire che venga definito a livello europeo uno standard di trasparenza uniforme per le informazioni sulla sostenibilità per le aziende, che includa i valori ecologici.
Novità per ambiente, agricoltura, pesca e animali
Nel 2022 il governo giallorossoverde ha intenzione di elaborare una legge per la protezione del clima.
Verranno implementate le norme sul riciclaggio e verrà stimolata la fine dello smaltimento dei rifiuti in discarica a livello europeo. Gli impianti di smaltimento dovranno essere certificati a basso impatto ambientale, come i termovalorizzatori, e, in linea con la normativa europea, si limiterà l’esportazione dei rifiuti ai soli casi in cui i destinatari siano, giustappunto, certificati.
Il governo lavorerà affinché entro il 2030 l’agricoltura biologica sia il 30% del totale, per questo disincentiverà l’utilizzo di pesticidi. Istituirà anche un Centro per la protezione del suolo e aggiornerà la legge che riguarda tale materia. Contestualmente, ci sarà a una sollecitazione per la nascita di una normativa europea. Nascerà una Commissione futura sulla pesca che avrà il compito di sviluppare raccomandazioni sulla pesca e sull’acquacoltura sostenibili.
Introdurrà una nuova etichettatura vincolante per la zootecnia a partire dal 2022 e migliorerà diverse leggi per massimizzare la tutela degli animali.
Tutelare la biodiversità è considerato fondamentale per il nuovo esecutivo, per questo si punta a raggiungere la soglia del 30% aree protette in linea con le richieste dell’UE.
Politica energetica
La coalizione semaforo sostiene il programma europeo “Fit for 55” ed elenca una serie di obiettivi e intenzioni molto ambiziosi, che non sarà facile rispettare. Innanzitutto si dice favorevole al carbon pricing europeo ed argomenta la necessità di una riforma a livello comunitario inerente al mercato delle emissioni. Ad ogni modo, è prevista l’interruzione dell’utilizzo del carbone a livello energetico nel 2030, l’obiettivo è arrivare a emissioni zero entro il 2045. Contestualmente sono ribadite l’assoluta rilevanza del gas naturale e la rinuncia definitiva al nucleare.
Lo sviluppo energie rinnovabili sarà al centro dell’azione di governo, in questo senso il faro sono gli accordi di Parigi. Si stima che nel 2030 il fabbisogno energetico sarà di 680-750 TWh (terawattora), l’80% dovrà venire da energie rinnovabili. Entro quella data il fotovoltaico dovrà garantire 200 GW (gigawatt), l’energia eolica off shore sarà potenziata a 30 GW e a 75 GW entro il 2045. Inoltre, si semplificheranno le norme burocratiche per sostituire i vecchi parchi eolici con altri più nuovi ed efficienti. Complessivamente, il 2% del territorio nazionale è da destinarsi a parchi eolici on shore.
Nel programma è auspicato che l’Unione Europea investa nell’idrogeno verde, quello ottenuto dall’elettrolisi dell’acqua. L’obiettivo a livello nazionale è, invece, diventare il mercato di riferimento dell’idrogeno entro il 2030.
Mobilità sostenibile
Per favorire la mobilità sostenibile il trasporto su ferro è considerato da preferire al trasporto su gomma. Nel programma presentato, infatti, sono anche presenti massicci investimenti infrastrutturali nelle linee ferroviarie, oltre che nel potenziamento della rete elettrica e, in misura minore, opere ingegneristiche (ponti ad esempio). L’obiettivo dichiarato è aumentare il traffico su ferro del 25% entro il 2030 e, contestualmente, incentivare il trasporto pubblico locale.
L’Ampelkoalition ha alzato ulteriormente l’asticella, sostenendo che la Germania deve diventare il mercato di riferimento per la mobilità elettrica. Per questo articolerà un sistema di incentivi per la produzione e l’acquisto di siffatti veicoli. L’obiettivo in questo caso è produrre almeno 15 milioni di auto elettriche e avere almeno un milione di colonnine per la ricarica delle stesse entro il 2030, ma anche immatricolare solo veicoli a emissioni zero entro il 2035. Il governo si riserverà l’opzione di regolare la circolazione stradale non solo per garantire la fluidità del traffico, ma anche per rispettare gli obiettivi climatici ed ambientali. Il Bundestag dibatterà anche la proposta di introdurre la guida accompagnata già a partire dai 16 anni.
Anche per quanto riguarda il settore del trasporto aereo la Germania ambisce al risultato pionieristico di essere carbon neutral il prima possibile. Dopo il 2023 il governo proporrà una tassa sul cherosene a livello europeo per le compagnie aeree. Come per il trasporto marittimo, anche per quello aereo ci saranno incentivi per l’utilizzo del carburante sostenibile power-to-liquids.
Formazione continua perno del lavoro in Germania
La formazione continua dei lavoratori deve essere un pilastro della sicurezza sociale per il nuovo governo progressista. Per questo motivo le scuole professionali verranno rafforzate e modernizzate e verrà valorizzato il sistema di apprendistato per giovani, best practice a livello europeo.
Nell’ambito dell’Aufstiegs-BAföG, anche i corsi di formazione avanzati acquisteranno sempre più centralità. L’Agenzia federale per l’occupazione assumerà un ruolo più forte, supportando individui e aziende interessati alla formazione continua.
Lavoro e previdenza
La misura che ha avuto più eco mediatica in questi giorni è sicuramente l’aumento del salario minimo fino a 12 euro. Aumenterà il limite dei mini job a 520 euro e dei midi job a 1600 euro. Rimarrà invariata, invece, la giornata lavorativa da 8 ore, anche se ci sarà l’incentivo per una maggiore flessibilità. Escluse rare eccezioni, i contratti a tempo determinato con il medesimo datore di lavoro non potranno superare la durata di sei anni. La contrattazione collettiva sarà al centro delle nuove politiche sul lavoro, a partire dalla perequazione dei salari tra Est e Ovest. Allo stesso il governo incentiverà la cogestione aziendale, di cui la Germania è uno dei modelli a livello mondiale.
È stato deciso il superamento del sussidio di disoccupazione Hartz IV, sostituito dal Burgergeld. La nuova misura assistenziale sarà più sostanziosa e dovrebbe assomigliare al reddito di cittadinanza nella sua componente inerente alle politiche attive del lavoro.
Non ci saranno tagli alle pensioni né un aumento dell’età legale di pensionamento. L’esecutivo riformerà sostanzialmente il sistema previdenziale privato, al fine di renderlo più appetibile, soprattutto per le fasce meno abbienti della popolazione. Insieme alle parti sociali, si cercherà di assimilare le esigenze dei lavoratori affinché stiano più a lungo nel mondo del lavoro. Sarà presa in considerazione l’implementazione del pensionamento flessibile basato sul modello scandinavo.
Sanità
L’Ampelkoalition premierà gli infermieri con un bonus a pioggia, la cui copertura consta di un miliardo di euro, per gli sforzi sostenuti durante la pandemia e cercherà di garantire condizioni lavorative migliori, a partire dai salari. La formazione di personale infermieristico e paramedico sarà potenziata e uniformata a livello federale.
È esplicito l’impegno ad aumentare la mole di prestazioni ospedaliere gratuite, ma anche quello di rafforzare la sanità territoriale, a partire addirittura dai quartieri, e la telemedicina. È prevista l’introduzione della cartella clinica elettronica e della prescrizione elettronica dei farmaci. In caso di errori terapeutici, la posizione dei pazienti sarà rinforzata rispetto al quadro di responsabilità esistente.
Il governo garantirà il finanziamento stabile e affidabile dell’assicurazione sanitaria obbligatoria (GKV) e svilupperà la legge per la riorganizzazione del mercato farmaceutico (AMNOG). Riguardo a questo settore, si cercherà di garantire un livello stabile dei prezzi dei farmaci.
Il diritto alla casa in Germania
È stato previsto che in Germania verranno costruiti 400mila nuovi appartamenti all’anno, di cui 100mila finanziati con fondi pubblici. Attraverso la sburocratizzazione e la digitalizzazione, il governo ha intenzione di facilitare la costruzione di nuove case, soprattutto se a basso impatto climatico. L’Agenzia federale per le attività immobiliari (BImA) avrà un potere crescente a livello federale e locale per garantire il diritto alla casa. L’acquisto di immobili sarà incentivato, anche da sgravi fiscali, ma impossibile da effettuare in contanti.
Dal 2025 ogni impianto di riscaldamento dovrà essere alimentato al 65% da energie rinnovabili. Sarà stabilita una strategia nazionale per la protezione di legname, materiali leggeri, materie prime e, contestualmente, sarà facilitato l’ingresso nel mercato e l’approvazione di materiali, tecnologie e start-up innovativi. Un altro punto del programma in questo ambito è effettuare una ripartizione equa tra locatori e inquilini del prezzo da pagare per la CO2 emessa, in aggiunta ai costi di riscaldamento.
Viene posto un tetto ai prezzi degli affitti, che ha causato la caduta del governo svedese a giugno, la possibilità di aumentarli in tre anni scenderà dal 15% all’11%. Nei comuni con più di 100mila abitanti diventerà obbligatorio pubblicare un indice degli affitti. Il governo si è posto l’obiettivo, quasi irraggiungibile, di azzerare il numero di senzatetto entro il 2030: presto lancerà un Piano d’azione nazionale per questo scopo.
Istruzione
Il proposito principale è quello di incrementare sostanzialmente la spesa in istruzione, che comunque in Germania già non è bassa, e saranno inaugurati diversi tavoli di lavoro per proporre riforme o modifiche delle leggi esistenti.
Si continuerà a sostenere il Good Day Care Act e aumenterà il finanziamento degli asili nido. Garantire il tempo pieno dev’essere considerata un priorità, sia per le famiglie sia per la qualità dell’insegnamento e per la possibilità di realizzare progetti extracuricculari. Va valorizzata anche l’offerta formativa realizzata grazie alla collaborazione con specialisti esterni. Particolarmente interessante in questo ambito è il progetto MINT riguardante matematica, informatica, scienze naturali e tecnologia. Durante il percorso scolastico l’insegnamento dell’educazione alla politica, alla democrazia e dell’ambiente acquisteranno maggior peso.
L’intenzione del nuovo governo della Germania è di sostenere fino a 4.000 scuole in regioni e quartieri svantaggiati, fornendo anche offerte aggiuntive di apprendimento e di coinvolgimento socio-culturale per gli istituti coinvolti. Il ministero, che sarà guidato dall’FDP, lancerà un Patto Digitale 2.0 per le scuole con durata fino al 2030, con risvolti sia dal punto di vista didattico che di fornitura di materiale, hardware e servizi digitali.
Sicurezza e giustizia
Le forze di polizia saranno formate in modo più completo e adeguato rispetto ad ora, al fine di garantire sempre i diritti dei cittadini. Un sistema di identificazione dei poliziotti verrà implementato. Viceversa, l’esecutivo si oppone fermamente all’utilizzo della videosorveglianza completa e dei sistemi di riconoscimento biometrici. Verranno colmate le lacune a livello in materia di cybersecurity, anche se in misura minore rispetto all’Italia.
Ci sarà un riforma delle modalità di elezione e promozione dei giudici presso le più alte corti federali secondo criteri di garanzia della qualità, trasparenza e diversità. La digitalizzazione potrà semplificare alcuni procedimenti, favorendo rapidità ed efficienza. La maggioranza progressista che si accinge a guidare la Germania ha inoltre preferito specificare che crede nello scopo rieducativo della pena, quindi riformerà il sistema sanzionatorio.
L’intenzione è di rendere obbligatoria la registrazione degli interrogatori e dell’udienza principale. Si implementerà un sistema affinché le decisioni dei tribunali siano disponibili e pubbliche grazie all’utilizzo una banca dati.
Disabilità e famiglia
L’esecutivo si impegna a rimuovere le barriere architettoniche che complicano la quotidianità delle persone disabili, a formarle professionalmente in modo idoneo, in particolare grazie a laboratori predisposti appositamente (WfbM), e a integrarle nel mondo del lavoro. La burocrazia delle famiglie di bambini gravemente disabili avranno accesso a cure migliori e a procedure burocratiche semplificate rispetto allo status quo. I centri di cure mediche per adulti con disabilità intellettive o gravi disabilità multiple aumenteranno. Per rafforzare l’inclusione sociale sarà centrale lo sport e la creazione di leghe esclusive, in questo ambito il progetto “InduS” è considerato un modello.
Il governo, inoltre, si è impegnato a costruire un sistema di voucher, sussidi, tasse e incentivi che tutelino i genitori single e le famiglie numerose, gradualmente questi benefit saranno destinati a tutte le famiglie. Le precedenti forme di sussidio di cui potevano beneficiare le famiglie dovrebbero essere sostituite con un unico nuovo assegno calcolato automaticamente. Questo assegno familiare di base consterà di due componenti: un importo garantito indipendente dal reddito e un importo aggiuntivo scaglionato che dipende dal reddito dei genitori.
È stato deciso di estendere i termini del congedo parentale, anche per i partner. Il riconoscimento della genitorialità sarà possibile anche al di fuori del matrimonio, indipendentemente dal sesso o da un’eventuale procedura di divorzio. Si proporrà, infine, di inserire i diritti dei bambini Costituzione della Germania.
Diritti civili e minoranze in Germania
Garantire la parità di genere è un obiettivo dichiarato della nuova maggioranza, che significa are colmare il gap salariale tra uomini e donne. Verranno messi a regime dei centri antiviolenza, in cui verranno accolte le vittime uomini, donne e persone queer. In continuità con il passato l’aborto gratuito rimarrà un pilastro, con l’aggiunta un servizio di consulenza on gestita dallo Stato. Verrà cancellato l’articolo 219 del codice penale, permettendo così ai medici di fornire pubblicamente informazioni sugli aborti senza dover temere procedimenti giudiziari. L’inseminazione artificiale si potrà fare a seconda della stato civile o dell’identità sessuale, lo Stato si sobbarcherà alcuni costi.
L’Ampelkoalition auspica che il dialogo tra tutti i partiti permetta di arrivare a una decisione condivisa relativamente all’eutanasia.
Il governo si prodigherà nella difesa delle minoranze religiose, esplicitamente quelle musulmana ed ebraica. Particolarmente esteso è il paragrafo relativo alla minoranza LGBT+. Non solo saranno proposte attività inclusive nelle scuole, ma anche per gli anziani. Il sistema di policy familiari includerà sempre più le famiglie arcobaleno. Le aggravanti per l’orientamento sessuale e genere saranno oggetto di discussione al Bundestag, con lo scopo di introdurle nel codice penale. La maggioranza progressista abrogherà l’attuale legge sulla transessualità, sostituendola con una sull’autodeterminazione che garantirà maggiori diritti agli individui coinvolti. Inoltre, abolirà definitivamente il divieto di donazione di sangue per omosessuali e persone trans.
Migranti e integrazione tra UE e Germania
L’UE deve cambiare paradigma sulla politica migratoria, riducendo i flussi illegali e consentendo quelli legali. L’Unione deve smettere di essere ricattabile da paesi terzi, anche perché i migranti non possono essere strumentalizzati per motivi geopolitici. Frontex deve trasformarsi in una vera e propria agenzia che si occupi di proteggere le frontiere nel pieno rispetto dei diritti umani. I salvataggi in mare non devono assolutamente essere ostacolati. Servirà siglare accordi coi paesi di origine per i rimpatri.
Sarà fondamentale anche una riforma europea del diritto di asilo, nel frattempo sarà abilitata la cittadinanza multipla e sarà semplificato il processo di acquisizione della cittadinanza tedesca. Di conseguenza, sarà opportuno riformare le leggi sull’integrazione e incentivare i migranti a lavorare a livello nazionale.
Unione Europea
La coalizione sostiene l’importanza di rafforzare il Parlamento europeo, introducendo lo strumento dell’iniziativa legislativa. Rendere uniformi le regole elettorali per le elezioni europee è importante, inoltre è ribadita l’importanza di avere candidati presentati a livello transnazionale oltre a un sistema di capilista vincolanti su tutto il territorio. In aggiunta, bisogna superare il principio di unanimità al Consiglio europeo, sostituendolo con un voto a maggioranza qualificata. La Commissione europea e la Corte di giustizia europea dovranno essere attive nella tutela effettiva dello stato di diritto.
Nel documento è esplicita la preoccupazione per l’aumento dell’inflazione, la BCE potrà assolvere al meglio il proprio mandato solo in combinato disposto a una politica fiscale adeguata. È aupiscato infatti che l’UE non sia solo un’unione monetaria, ma diventi anche un un’unione fiscale e si completi l’unione bancaria. La coalizione identifica necessaria una supervisione europea congiunta per il settore delle criptovalute.
Negli scorsi anni l’applicazione del patto di stabilità ha assicurato flessibilità, ma sarà imperativo garantire anche la crescita e la sostenibilità del debito, pur favorendo gli investimenti di tipo ecologico. Il governo si impegna anche nello stimolare l’UE affinché la PAC (Politica Agricola Comune) tenga conto della tutela ambientale. La Germania si pone in prima linea nell’UE per lavorare con gli Stati Uniti e riformare il WTO, così da incoraggiare il commercio internazionale.
È fortemente auspicato che l’UE adotti politiche comuni in materia di difesa, sicurezza e affari esteri. Alla luce di questa impostazione, sarebbe opportuno rafforzare anche la carica dell’Alto rappresentante, ricoperta oggi da Josep Borrell. Inoltre, l’intenzione è quella di trasformare Europol in un ufficio europeo di indagine penale con capacità operative proprie.
Il governo sostiene anche il processo di adesione all’UE dei sei stati balcanici non ancora membri.
Politica estera
L’inedita coalizione è stentoreamente atlantista, infatti sostiene un rinnovamento e una dinamizzazione delle relazioni con Stati Uniti, Canada e Regno Unito. Inoltre, la Germania a continuerà a schierarsi al fianco di Israele senza se e senza ma.
Sarà sostenuto il tentativo dell’Ucraina di ripristinare la sua integrità territoriale. In Bielorussia il governo tedesco continuerà a schierarsi con l’opposizione e, se Lukashenko non invertirà la rotta, chiederà nuove sanzioni a livello comunitario. È stata sottolineata anche l’importanza del rapporto storico con la Russia, per motivi di ordine economico ed energetico. Ma è esplicita la scelta di non risparmiare critiche ed interventi sul rispetto dei diritti umani, del diritto internazionale e della tutela climatico-ambientale.
Anche la Turchia verrà considerata e trattata in modo simile. Sono molti, invece, i segnali che fanno classificare l’Iran come una grave minaccia alla pace e alla sicurezza. Si lavorerà per stabilizzare le situazioni Iraq e Libia e si collaborerà con l’ONU per la risoluzione dei conflitti in Siria e Yemen. È manifesta l’intenzione di riconoscere il governo afghano solo se saranno garantiti i diritti umani.
Per quanto riguarda la Cina, invece, è ribadita l’importanza di stabilire regole concorrenziali eque, la vicinanza a Taiwan e la necessità di un coordinamento con USA ed UE nel gestire i rapporti con Pechino. Relativamente ai rapporti con i paesi dell’indo-pacifico, sarà promosso il partenariato UE-ASEAN.
I rapporti con gli stati africani saranno coltivati a livello nazionale ed europeo. Continuerà l’ampliamento della cooperazione con l’Unione Africana e le altre organizzazioni regionali africane. In particolare, si porrà attenzione affinché l’African Free Trade Area contribuisca alla crescita di catene del valore sostenibili.
La Germania e il multilateralismo
Il nuovo esecutivo si impegna a rafforzare l’ONU, di cui propone una riforma del Consiglio di sicurezza che permetta a tutte le aree del mondo di essere rappresentate equamente. In quest’ambito sarà consistente l’impegno per far rispettare i diritti umani e civili in tutto il mondo, ma anche per tutelare clima e ambiente. L’Alleanza delle democrazie verrà sostenuta, ci sarà una spinta per sviluppare ulteriormente l’Alleanza per il multilateralismo. In modo coerente, anche attraverso la presidenza del G7 la Germania aumenterà il suo impegno nel multilateralismo.
L’atlantismo ferreo dei partiti di centrosinistra e dei liberali non poteva non tradursi in un convinto sostegno alla NATO e, quindi, nell’adempimento degli obblighi previsti dalla Germania. In particolare, è chiaramente espresso l’impegno di investire il 3% del PIL in azioni internazionali a lungo termine. Verrà proposto di rafforzare il pilastro europeo della NATO e una più stretta collaborazione di questa con l’UE, anche al fine di gestire al meglio la situazione in Europa orientale.
Il governo ha annunciato che lavorerà per garantire che la Conferenza di revisione del Trattato di non proliferazione del 2022 sia un vero impulso al disarmo nucleare. L’obiettivo è un mondo in cui nessuno stato, Germania inclusa, disponga di armi nucleari e in cui le convenzioni sulla proibizione di armi chimiche e biologiche siano rinforzate. Favorevole all’utilizzo di droni armati nei regimi internazionali di controllo, la maggioranza ostracizza in modo particolare i sistemi d’arma autonomi e dichiara di impegnarsi affinché non ne sia fatto uso. Inoltre, si impegnerà a rafforzare le norme per un comportamento responsabile nel cyberspazio. In ambito europeo, i tre azionisti del governo si impegnano a proporre policies più restrittive per l’esportazione delle armi.
Commento finale
Il programma è estremamente approfondito e ha un taglio molto progressista. La suddivisione ministeriale si riflette anche nello sviluppo del documento. L’SPD ha più voce in capitolo sui temi sociali, l’FDP su politica economica e innovazione, Bündnis 90/Die Grünen influisce in modo trasversale per garantire la sostenibilità ambientale. Ciò che ha unito i tre partiti sono sicuramente i diritti civili, la politica estera e l’europeismo, con una postilla di metodo per FDP su quest’ultimo punto.
Le aspettative nei confronti di questo esecutivo erano molto alte già prima, dopo la presentazione del programma ancora di più. ll documento congiunto dell’Ampelkoalition è a dir poco ambizioso, soprattutto nei settori in cui i verdi hanno influito di più. La politica energetica ne è una prova. Portare a compimento tutte le sfaccettature sarà molto impegnativo. Aver programmato l’azzeramento dei senzatetto ricorda l’abolizione della povertà del Conte I, è plausibile ma molto difficile da realizzare.
È evidente, tuttavia, che il distacco rispetto alla situazione italiana è notevole. La collaborazione costruttiva tra forze culturalmente diverse senza l’ausilio di un tecnico è utopico. Inoltre, in Italia è quasi nulla la possibilità di scrivere un documento così coerente e dettagliato per un governo politico, questa legislatura ne è la prova. Il sistema politico tedesco è formato quasi solo da partiti antipopulisti, fermamente europeisti e convintamente atlantisti. Invece, nessun partito italiano stabilmente sopra il 4% presenta contemporaneamente queste tre caratteristiche.