raffaele sergi/flickr

Non è un articolo rosa, è un articolo nero. Incazzato

13 Maggio 2022

Sono livida, esausta e non ce la faccio più. Piango spesso e trattengo il respiro mentre cammino. “Ti prego non dirmi nulla. Ti prego non farlo mentre il mio ragazzo è vicino.”
Non ho paura. Ho solo paura di incazzarmi troppo.

Forse la mia è una fortuna, quella di non camminare con le gambe pesanti, ma al limite solo i co*lioni – che comunque non ho -.
«Ehi bella!» «Ehi Cagnetta!» «Ma dove vai con quel bel culetto?» «Quanto sei da scopare» «Che fai non rispondi, tro*a?»

Questi sono solo degli estratti, nemmeno tra i più lirici, dal breviario-miciomiao della strada.

E a chi dice che il catcalling non esiste: esiste, punto.

Ma non voglio parlare di questo. Solo che dopo l’ennesimo episodio, corollario di questo fenomeno, il cuore è più pesante e io sono ancora più incazzata.

♫ Intermezzo musicale ♫
“Sul cappello sul cappello che noi portiamo/ c’è una lunga c’è una lunga penna nera/ che a noi serve che a noi serve da bandiera/ su pei monti su pei monti a guerreggiar, ohilala”
E anche quest’anno dai monti sono scesi a molest… scusate guerreggiare, a Rimini.

Se digitate “Rimini adunata alpini” Google ve lo correggerà in “Rimini adunata alpini molestie” (provare per credere). Nonostante ciò, ancora una volta, le giustificazioni sono fastidiosamente più rumorose dei cori alpini stessi.

Dopo le oltre 150 segnalazioni di non-molestie «Io alpina a Rimini ho avuto solo avance gentili» «Molestie? Ma no, è solo goliardia».

Perfetto, cominciamo col definire giuridicamente quello che, ex art. 660 cp, viene rubricato come reato di “Molestia o disturbo alle persone: Chiunque, in un luogo pubblico o aperto al pubblico, ovvero col mezzo del telefono, per petulanza o per altro biasimevole motivo(1), reca a taluno molestia o disturbo è punito con l’arresto fino a sei mesi o con l’ammenda fino a euro 516.

Note: La petulanza, intesa come arroganza, sfacciataggine e indiscrezione, e il biasimevole motivo, che indica in via residuale ogni altro movente riprovevole, sono motivi specifici della condotta, che qualificano in senso oggettivo la condotta delittuosa.”

La Cassazione ha definito ulteriormente la petulanza come “modo di agire pressante ed indiscreto, tale da interferire sgradevolmente nella sfera privata di altri” (Cass. pen. n. 3758/2014), allo stesso tempo ha specificato che, il reato, è “suscettibile di perfezionarsi anche con il compimento di una sola azione” (Cass. pen. n. 19631/2019).

È un reato procedibile d’ufficio, non a querela di parte, ma questo non si significa che non possiate denunciare: DOVETE denunciare.

Dalla presentazione dell’esposto alle forze dell’ordine, si procederà con l’avvio delle indagini, al termine delle quali, all’alpino in preda alla goliardia verrà notificato un atto che ne comunica la conclusione e dichiara l’intenzione di aprire un processo.

Non siete ancora convintə? Sarò più specifica.
Il reato di molestie sessuali esiste ed è “integrato solo in presenza di espressioni volgari a sfondo sessuale ovvero di atti di corteggiamento invasivo ed insistito […]” (Cass. pen. n. 45957/2005).

E a chi dice che non sono molestie: sono molestie, e sono pure sessuali, punto.

Fortuna che l’ANA è intervenuta con un comunicato-scarica-barile alle penne nere “taroccate”, perché come minimo un alpino “autentico” di anni ne ha 38 e «ci sono centinaia, se non migliaia, di giovani che pur non essendo alpini, approfittano della situazione». Come minimo i comportamenti incivili segnalati «certo non appartengono a tradizioni e valori che da sempre (l’ANA) custodisce e porta avanti».

– che poi, che per molestare sia necessario il travestimento da Alpino-goliardico, fa ridere, ma anche riflettere. –

Poi, dai, «quando si concentrano in una sola località centinaia di migliaia di persone per festeggiare è quasi fisiologico che possano verificarsi episodi di maleducazione».

Devo dire che quest’ultima dichiarazione mi ha convinta. Mi ha convinta che il problema sia proprio questo: la fisiologia.

fiṡiològico agg. [Dal lat. tardo physiologĭcus, gr. tardo φυσιολογικός «proprio delle ricerche sulla natura»] 2b. Che è proprio del funzionamento sano di un organismo o di un organo (in contrapp. a patologico) 4. In usi fig., nel linguaggio letter. o giornalistico, per traslato del sign. 2 b, normale, ordinario, e quindi anche regolare o considerato tale”.

È normale che un uomo (se non più di uno) dell’età di tuo padre (se non di tuo nonno), gentilmente ti commenti il culo, gentilmente ti simuli con gesti l’atto sessuale, gentilmente ti strattoni insultandoti con frasi dall’esplicito riferimento sessuale.

È normale, ordinario, e quindi anche regolare o considerato tale, no?

No. E ancora no. E più di 150 volte no.

Non è normale, non è regolare e più che ordinario, è solo all’ordine del giorno.

E allora, che facciamo? La finiamo? La piantiamo di giustificare, di minimizzare, di definire fisiologico ciò che di logico ha solo una denuncia come conseguenza?

Non c’è nulla di sano, non c’è nulla che funzioni.
C’è solo di patologico (e, per questa volta, vi rimando alla Treccani per la definizione).

Agli Alpini, agli Alpini-goliardici, all’Alpino-goliardico-che c’è in ognuno di voi.
Vergognatevi. Piantatela.

A tutte le ragazze, a tutte le ragazze-femministe, a tutte le femministe-isteriche.
Incazzatevi. Denunciate.

Sono F.I. e non sono una Femminista Isterica. Sono solo una Femminista Incazzata.

LASCIA UN COMMENTO

Your email address will not be published.

La “vignetta di Elon Musk” non è di Elon Musk. Una storia

Mr. Morale & The Big Steppers: un intenso viaggio fra le parole di Kendrick Lamar