Sono un videogiocatore di circostanza. Non ho mai posseduto una console su cui potessero girare i famosi “tripla A”, i prodotti più pubblicizzati e accattivanti dell’impresa videoludica. Allo stesso modo non ho mai avuto il tempo da dedicare al videogiocare, pur essendo una papabile passione. Quindi ho sviluppato un gusto tutto mio, fatto di indipendenti, scarti di mercato e ritardo di una generazione nel recuperarli. E ora, con Celeste, posso