Grafica di Alberto Venturini per AlterThink
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In Francia, a star is borne e le altre notizie indispensabili per questa settimana

Cari ascoltatori, bentrovati! Da oggi, venerdì 20 maggio 2022, trovate la settima puntata de La Minestra degli Esteri, il primo podcast firmato AlterThink. È disponibile su tutte le piattaforme di streaming audio, da Spreaker a Spotify passando per Apple Podcast, e vi propone una selezione variegata di tematiche quasi completamente ignorate dai nostri media questa settimana, oltreché una rassegna stampa frizzante e alternativa.

Renault e McDonald’s hanno annunciato il loro imminente ritiro dal mercato russo: una decisione storica, per motivi che vanno ben oltre le sue conseguenze economiche. E mentre il Cremlino sovvenziona ampiamente iniziative di creazione di marchi-cloni per rimpiazzare le catene che stanno fuggendo a gambe levate dal Paese, facciamo il punto su contesto, ripercussioni e motivazioni di scelte che paiono riesumare direttamente le scene di “Goodbye Lenin”.

Emmanuel Macron ha scelto il nome della nuova “Prima Ministra”. E lo ha fatto senza hashtag né storie Instagram: Elisabeth Borne, già ministra nei governi Philippe e Castex nonché ex consigliera personale di ministri ed esponenti eminenti del Partito Socialista. Ritratto dell’energica e ambiziosa riformista di sinistra che si insedia a Matignon.

L’attentato suprematista di Buffalo rappresenta tutt’altro che un caso isolato. Con un focus sulla teoria complottista del “great replacement” e su possibili moventi ideologici “esterni” della sparatoria, analizziamo tutti i motivi per cui non è possibile liquidare i crimini a sfondo razzista a manifestazioni di un pur grave disordine psicologico di chi le compie.

L’unico grande vincitore delle elezioni in Libano sembra essere… la frammentazione. Uno scenario non proprio auspicabile, in un Paese dove tre quarti della popolazione vive sotto la soglia di povertà. Una panoramica politica. Gli editoriali di L’Orient Le Jour e Al Nadan.

In chiusura di puntata – attraverso le analisi di Jeune Afrique – proviamo a capire cos’è accaduto con le elezioni in Somalia e come due fattori cruciali – siccità e terrorismo – incidono sulle condizioni già infauste della regione africana.

Le segnalazioni di questa settimana

McDonald’s, Renault: se una nuova cortina di ferro obbliga le imprese a lasciare Mosca – Le décyptage éco par David Barroux – Radio Classique, 17/05/2022 (La matinale 7h30-9h)

McDonald’s venderà il proprio business russo a causa della guerra in Ucraina – Financial Times 16/05/2022

Renault cederà le proprie attività russe a un polo di proprietà statale. Per un rublo – Wall Street Journal, 17/05/2022

Edith Cresson: “Non è maschilista il Paese, ma la sua classe politica”. Intervista – Le Journal du Dimanche, 15/05/2022

Con Elisabeth Borne a Matignon, tecnica e politica – Vincent Tremolet de Villers, Le Figaro 17/05/2022

Elisabeth Borne, figlia dell’insurrezione della sinistra macronista – L’Opinion, 17/05/2022

Payton Gendron, un lungo cammino verso il terrore – The Washington Post, 15/05/2022

“Grande sostituzione”, come una teoria razzista e complottista si è fatta strada – The Washington Post, 17/05/2022

La luce dell’alba – L’editoriale di Issa Goraieb, L’Orient le Jour – 18/05/2022

Somalia: il ritorno di Mohamoud – Jeune Afrique, 16/05/2022

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