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SEI COSE A PARTIRE DAL BAN DI TRUMP

Libertà di espressione e chiamata alla violenza non c’entrano nulla. Se Facebook rimuove un mio post in cui chiedo, anche velatamente, ai miei amici o follower di picchiare x, non sono stato “censurato da un monopolista privato”: mi è stato giustamente impedito di arrecare danno alla salute di x. Se io comunque imperterrito continuo per mesi ad attentare alla vita di x, y, z o della collettività democratica tutta, e

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IL RAPPORTO TRA POLITICA E BIG TECH – INTERVISTA A STEFANO QUINTARELLI

È destinata a far discutere la decisione di Twitter di “bannare” in modo definitivo Donald Trump: la decisione è stata presa dopo l’assalto al Congresso e giustificata dal fatto che i suoi ‘cinguettii’ violassero le regole di Twitter contro l’incitamento all’odio e le minacce violente. Le questioni che l’evento ha sollevato e solleverà sono molte, e molte sono le implicazioni su temi come libertà di espressione, opinione pubblica e democrazia.

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IL RAPPORTO TRA POLITICA E BIG TECH – INTERVISTA A LORENZO PREGLIASCO

È destinata a far discutere la decisione di Twitter di “bannare” in modo definitivo Donald Trump: la decisione è stata presa dopo l’assalto al Congresso e giustificata dal fatto che i suoi ‘cinguettii’ violassero le regole di Twitter contro l’incitamento all’odio e le minacce violente. Le questioni che l’evento ha sollevato e solleverà sono molte, e molte sono le implicazioni su temi come libertà di espressione, opinione pubblica e democrazia.

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L’IMPORTANZA DI TAIWAN, “L’ISOLA CHE NON C’È”

L’anno della pandemia è anche quello che ha definitivamente sancito la rilevanza di Taiwan, lo stato non riconosciuto. Dalla guerra civile cinese alla lotta al Covid-19; dalle rotte commerciali ai conflitti bellici, l’isola di Taiwan dimostra la sua importanza nello scacchiere internazionale. Taiwan, la Repubblica di Cina ­Quando ad inizio ottobre nelle redazioni dei giornali indiani è arrivata una lettera dall’ambasciata cinese, i giornalisti stentavano a credere ai propri occhi.

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UNGHERIA E DEMOCRAZIA ILLIBERALE: INTERVISTA A GÁBOR SCHEIRING

L’Ungheria, nel corso dell’ultimo decennio, è divenuta un caso classico nella discussione sulla democrazia illiberale, ancor più di recente con l’ascesa di personaggi come Matteo Salvini, Donald Trump o Jair Bolsonaro nel panorama politico internazionale. Attorno a questo tema è nato questo dialogo con Gábor Scheiring, ex parlamentare di opposizione in Ungheria, sociologo (Ph.D, Cambridge) e ricercatore all’Università Bocconi. Gábor Scheiring ha recentemente pubblicato il libro “The Retreat of Liberal

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IL BLUFF DI POLONIA E UNGHERIA

Polonia e Ungheria hanno annunciato il veto al Recovery Fund sostenendo che il meccanismo dello stato di diritto proposto dal Parlamento Europeo vada a danneggiare la loro sovranità. Nonostante la decisione sia stata celebrata dalla destra europea, è solo un bluff, perché in ogni caso chi ci perde sono questi due paesi, e la destra stessa. Sono passati circa 5 mesi da quando è stato ideato e annunciato il Recovery

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OLTRE LA SCONFITTA: CHE NE SARÀ ORA DEL POPULISMO?

Donald Trump, la Brexit, il Covid Dopo la sconfitta di Donald Trump è tornata in voga l’idea secondo cui il Populismo Sovranista con tinte nazionaliste, reazionarie, qualunquiste sarebbe in crisi. La pandemia, secondo questa narrazione, avrebbe reso evidenti l’incapacità di governare di personaggi del calibro di Trump, Bolsonaro, Salvini, Boris Johnson et similia. E ora che l’ondata di populismo sembra ritrarsi tornerà una politica fatta di competenze e colletti inamidati

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L’OSSESSIONE PER HONG KONG SVELA LE PAURE DELLA CINA

Hong Kong torna nuovamente al centro dell’attenzione internazionale. Il parlamento cinese ha adottato una risoluzione che consente all’esecutivo della città di espellere i membri del consiglio legislativo che si ritiene stiano sostenendo l’indipendenza di Hong Kong, siano collusi con forze straniere o minacciando la sicurezza nazionale, senza dover passare per il giudizio del tribunale. L’ennesima stretta alla libertà dell’ex colonia britannica, per altro ormai estremamente limitata. Perché Pechino colpisca la