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GIORNALISTI DA MONDI PARALLELI, TRUMP L’EMISSARIO E VACCINI

«He only won in the eyes of the FAKE NEWS MEDIA». Ci risiamo, Donald Trump inventa il mondo ininterrottamente. E però è interessante, questa cosa degli occhi. Come a dire che la verità sia solo questione di prospettive. E non sono mica pochi quelli che vestono lo sguardo di The Donald. E allora mi sono chiesto se forse non sia il caso di smettere di dire che esistano delle fake

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GLI ITALIANI E LA VARIABILE DEL METRO DI DISTANZA

La mente degli italiani ha un grosso problema: dispone di un hard disk estremamente limitato. E a causa di questa sua deficienza, s’affanna a cancellare le informazioni passate per fare spazio a quelle più recenti. Mica è colpa nostra se ci hanno fatti con dei gigabyte in meno. Ma la colpa è nostra se non facciamo nulla per fare in modo che le informazioni che cestiniamo siano almeno quelle più

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SALUTE PUBBLICA ED ETICA: CHI HA DIRITTO A COSA? (PARTE II)

Fino a che punto le persone più a rischio a causa del covid-19 hanno un diritto—inteso come la facoltà di far valere un’obbligazione sulle loro controparti—ad essere tutelate a scapito di chi è meno a rischio e si vede penalizzato dalle misure di contenimento? Nella prima parte di questo post, dopo aver stabilito la “naturale eticità” del diritto di proprietà di ogni essere umano sul proprio corpo e sulla propria

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SALUTE PUBBLICA ED ETICA: CHI HA DIRITTO A COSA? (PARTE I)

Anche con la certezza tecnico-scientifica che il lockdown fosse la soluzione migliore per contenere la diffusione del covid-19, ci troveremmo comunque di fronte ad una questione filosofica di fondo: fino a che punto è legittimo per la collettività esercitare una pressione coercitiva sul singolo individuo? Tra le tante questioni politiche che stanno testando—e continueranno a testare—la tenuta dei modelli socioeconomici ed istituzionali dell’Occidente, vi è il problema dei lockdown e

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DOMANI RISSA, CHE BELLO

Non è bastata la tragedia. No. È stato necessario trovare immediatamente un capro espiatorio, così da scatenare i social. Quelli lì s’ascoltavano tutto il giorno musica dai testi sguaiati, violenti, maschilisti, al limite del “penale”. Erano fighters e avevano la «licenza» di dare pugni, calci e prodursi in prese da lotta libera. Si pompavano tutto il giorno all’insegna del culto del corpo e della forza bruta. Uccidere qualcuno è il

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UN FIUME DI OPINIONI

Una breve riflessione su come cambiare le nostre opinioni, per quanto fondamentale, non vada in accordo con altri aspetti dell’esistenza. Uno dei piaceri della nostra esistenza è conversare: quell’umana tendenza a far vibrare l’aria in maniera tale da suscitare una risposta nei nostri simili. Ora magari a vibrare sono gli schermi degli smartphone e una grande quantità di elettroni, ma l’effetto è lo stesso. Non solo strumento utilissimo ma anche

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NE USCIREMO MIGLIORI?

La pandemia ci ha posto una nuova Grundfrage, la heideggeriana domanda metafisca radicale, che ha segnato l’ora più buia e scandirà il nascere della prima alba del mondo post stato d’emergenza: la Covid-19 ha già modificato o modificherà il nostro mondo, la nostra società, il nostro essere-con-gli-altri, la nostra soggettività? La questione è, letteralmente, epocale. La tensione critica donataci da questo interrogativo è preziosa, e non deve essere smarrita in

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IL DOLCE STIL NOVO STA ROVINANDO I NOSTRI FIGLI?

L’altro giorno, mettendomi finalmente a riordinare la libreria, ho fatto quello che faccio sempre: perdermi nella lettura delle numerose opere che fanno di me una persona colta, saggia e certamente superiore alla media. Perché come tutti sappiamo, la lettura e lo studio sono elementi che più che migliorare noi stessi ed offrirci spunti di riflessione stimolanti ed introspettivi, devono assolutamente elevarci all’interno di una conversazione consentendoci di distruggere intellettualmente il